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Confermato in appello a Bolzano l'ergastolo per Benno Neumair per l'omicidio dei genitori: la sentenza

È stato confermato in appello l'ergastolo per Benno Neumair, il bolzanino imputato per l'omicidio e l'occultamento dei cadaveri dei genitori

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La Corte d’assise d’appello di Bolzano ha confermato la condanna all’ergastolo a Benno Neumair per il duplice omicidio e l’occultamento dei cadaveri dei genitori Laura Perselli e Peter Neumair, strangolati il 4 gennaio 2021 e gettati nel fiume Isarco.

La sentenza che conferma l’ergastolo

L’imputato non era presente in aula al momento della lettura della sentenza, confermata dai giudici nel pomeriggio di lunedì 30 ottobre, secondo quanto riferito dall’agenzia Ansa.

Benno Neumair è stato condannato in primo grado lo scorso 19 novembre. La richiesta della conferma della condanna è stata formulata dalla procuratrice generale della Corte d’Appello, Donatella Marchesini.

Rigettate tutte le richiesta della difesa

La Corte d’assise d’appello, riporta sempre l’Ansa, ha rigettato le richieste avanzate dagli avvocati della difesa, Angelo Polo e Flavio Moccia, di assoluzione per non imputabilità o il riconoscimento della seminfermità previa esclusione dell’aggravante della premeditazione per l’omicidio della madre.

Gli avvocati di Benno chiedevano inoltre la riqualificazione del reato di distruzione di cadavere in occultamento e il riconoscimento delle attenuanti generiche per tutti i reati.

La ricostruzione del duplice omicidio

Secondo quando ricostruito dagli inquirenti, Benno prima uccise prima il padre, di 63 anni, e poi la madre, di 68 anni, rientrata nell’abitazione di famiglia in un secondo tempo.

Benno appelloFonte foto: ANSA

Concluso il processo di secondo grado: confermata la sentenza di ergastolo per Benno

Durante le indagini per la scomparsa dei due coniugi, Benno mise anche in atto alcuni tentativi di depistaggio, cercando di lavare l’auto e chiedendo a una giovane di Ora di raccontare che la sera del delitto si trovavano assieme e avevano fumato della marijuana.

Durante il processo di secondo grado, gli avvocati della difesa hanno insistito sulla non imputabilità di Benno, rilevando come i “gravi disturbi di personalità” avrebbero reso “irrefrenabile” l’impulso di uccidere il padre al termine di un litigio.

Le loro richieste, tuttavia, sono state respinte in appello.

Riconosciuta l’aggravante della premeditazione

Secondo i legali, la capacità di intendere e volere di Benno sarebbe stata “totalmente abolita o quantomeno gravemente scemata” anche al momento dell’uccisione della madre.

Nella condanna di primo grado, la Corte d’assise, oltre a evidenziare la piena capacità di intendere e volere di Benno in entrambi gli omicidi, aveva riconosciuto anche l’aggravante della premeditazione.

Il 21 settembre 2022, Benno Neumair avrebbe dato un pugno in faccia al compagno di cella nel corso di una lite avvenuta il 17 agosto scorso. Il 31enne Neumair è recluso nel carcere di Bolzano perché condannato – ora anche in secondo grado – per l’omicidio dei genitori Laura e Peter avvenuto il 4 gennaio 2021.

benno_appello Fonte foto: ANSA
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