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Monitoraggio Covid, in calo incidenza e indice Rt: cosa cambia

Dati in miglioramento in tutta Italia, anche se per tre regioni potrebbe essere confermata la zona rossa

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

L’indice Rt e l’incidenza di contagi da Covid per 100 mila abitanti sembrerebbero in miglioramento. In attesa dei dati completi della cabina di regia, che potrebbero cambiare ancora i colori dei vari territori italiani, dai primi numeri che sono stati diffusi sembrerebbe che solo una regione possa uscire dalla zona rossa, mentre sembra chiaro che le altre tre continueranno nella fascia di rischio più alta e con le limitazioni più rigide.

Secondo quanto riporta la bozza del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute resa pubblica dall’Ansa, l’incide Rt è sceso a 0,85, rispetto allo 0,92 della scorsa settimana.

I tassi di occupazione di terapie intensive e reparti ordinari Covid sono ancora molto alti, rispettivamente al 39% (sopra la soglia critica del 30%) e al 41% (sopra la soglia critica del 40%). Tuttavia si nota una leggera flessione nei numeri della pressione sui presidi ospedalieri. Sono 14 le regioni che superano i limiti di criticità, in miglioramento rispetto alla settimana precedente, quando erano 15.

Campania in arancione, tre regioni rimangono in zona rossa

La Campania potrebbe passare in arancione dal prossimo lunedì 19 aprile, considerando il miglioramento dell’incidenza settimanale, che si attesterebbe ora a 238 casi positivi per 100 mila abitanti.

Ancora nella fascia più alta di rischio, con uno scenario di tipo 3, rimarrebbero invece la Valle d’Aosta e la Puglia, dove si rileva rispettivamente una incidenza di 319 casi e di 260 casi per 100 mila abitanti, e la Sardegna. Nonostante il parametro dell’incidenza sull’isola sia sotto la soglia critica, pari a 160, a confermare le limitazioni più rigide potrebbe essere l’indice Rt molto alto.

Sono lontani i numeri da zona bianca che la regione ha sperimentato all’inizio di marzo, con un aumento dei contagi diffuso anche in comuni che erano considerati Covid free.

Quali regioni rimangono in zona arancione: dati in miglioramento

Le altre regioni e province autonome dovrebbero rimanere in zona arancione, secondo quanto anticipato da Repubblica. La maggior parte, 11 di esse più le due province autonome, avrebbe inoltre numeri da zona gialla, esclusa dall’ultimo Dpcm per limitare la diffusione delle varianti del coronavirus.

In particolare i territori più virtuosi sarebbero Lazio, Abruzzo, Molise, Umbria e le province autonome di Trento e Bolzano.

Sicilia verso la zona rossa? Cosa potrebbe cambiare dal 19 aprile

Rimane l’incognita Sicilia. Dopo l’ingresso in zona rossa della città di Palermo e dell’intera provincia, molti Comuni hanno emanato ordinanze più rigide per fermare i contagi da Covid. Con la saturazione degli ospedali e l’aumento delle infezioni, si ipotizza che tutta l’isola possa entrare nella fascia di rischio più alta.

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Covid, riaperture: ipotesi per bar, ristoranti, palestre e teatri Fonte foto: ANSA
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