Chico Forti contro Travaglio e Selvaggia Lucarelli? Avrebbe chiesto a un detenuto di chiamare la 'ndrangheta
Chico Forti, in carcere a Verona, avrebbe chiesto a un detenuto di contattare la 'ndrangheta per mettere a tacere Travaglio e Selvaggia Lucarelli
Accuse pesantissime. Un detenuto del carcere di Verona avrebbe confessato a un prete di essere stato avvicinato da Chico Forti, anche lui nella casa circondariale di Montorio, per chiedergli di contattare esponenti della ‘ndrangheta che si occupassero di Marco Travaglio e Selvaggia Lucarelli. La vicenda, finita sui giornali, è stata rilanciata da Alleanza Verdi e Sinistra in un’interrogazione parlamentare.
- Le accuse a Chico Forti sulla richiesta alla 'ndrangheta
- La conferma del procuratore su Marco Travaglio e Selvaggia Lucarelli
- La smentita di Chico Forti
- La reazione di Selvaggia Lucarelli
Le accuse a Chico Forti sulla richiesta alla ‘ndrangheta
Alleanza Verdi e Sinistra aveva chiesto delucidazioni a Carlo Nordio, ministro della Giustizia, lo scorso 5 luglio.
La risposta, in forma scritta, è arrivata il 17 dicembre, come confermato dal deputato AVS Davis Dori:
“In una prima interrogazione, nel mese di maggio, c’era la richiesta di possibili trattamenti di favore per il detenuto Chico Forti. Ho sottoposto la questione a Nordio, dato che c’era stata anche una fotografia con un deputato FdI all’interno del carcere di Verona. Nordio ha detto che non ci sono stati trattamenti di favore e ha sostanzialmente scaricato la responsabilità della fotografia sulla direttrice (del carcere, ndr). Più significativa e con tratti inquietanti è la vicenda appresa dai giornali e sulla quale chiediamo chiarezza: il 5 luglio 2024 si riferiva che un detenuto del carcere di Montorio aveva ricevuto la richiesta da Forti di contattare esponenti della ‘ndrangheta per mettere a tacere Travaglio e Lucarelli. Abbiamo chiesto a Nordio di fare chiarezza anche su questo. Due giorni fa è arrivata la risposta di Nordio, rispetto alla richiesta di luglio, e il ministro ha riportato integralmente le parole del procuratore della Repubblica presso il tribunale di Verona”.
La conferma del procuratore su Marco Travaglio e Selvaggia Lucarelli
Secondo quanto riferito da Dori, che ha citato la risposta di Nordio, il procuratore avrebbe spiegato che un detenuto si sarebbe rivolto al sacerdote Carlo Vinci, garante dei diritti delle persone private della libertà personale, confidandogli che Chico Forti avrebbe chiesto a lui e/o ai suoi sodali di “far tacere il giornalista Marco Travaglio, la giornalista Selvaggia Lucarelli e una terza persona (non si è mai capito chi fosse)”.
Questo detenuto avrebbe voluto avvertire – riservatamente – Travaglio affinché potesse prendere contro misure: il direttore del Fatto Quotidiano sarebbe stato avvertito dal prete.
Dopodiché, il giornalista avrebbe telefonato al procuratore, che avrebbe immediatamente affidato le indagini al Nucleo investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Verona.
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La smentita di Chico Forti
Chico Forti, dopo le rivelazioni apparse sulla stampa a luglio, aveva smentito.
A riportare le sue dichiarazioni era stato il Corriere della Sera: “Non ho mai detto né pensato nulla di tutto ciò“.
Anche il suo avvocato, Andrea Radice, aveva ribadito che “Chico Forti smentisce nel modo più assoluto le notizie secondo le quali qualcuno lo accuserebbe di aver richiesto interventi in relazione ad articoli contro la sua persona”.
La reazione di Selvaggia Lucarelli
A luglio, Selvaggia Lucarelli aveva commentato la vicenda così: “È bizzarro che in questa storia si riveli un modus operandi di Chico Forti. Anche anni prima, secondo un informatore della polizia americana, aveva chiesto di trovare un sicario per far fuori un avvocato di Miami”.
In un’intervista a La Stampa aveva aggiunto: “Sto vivendo un paradosso: siamo arrivati al punto in cui chi, come me, afferma l’ovvio, ovvero che Forti è un assassino come decretato dai giudici americani, viene preso di mira. Mentre una tv becera, amplificata dai social, capovolge la realtà e vede innocenti dappertutto”.