Chico Forti smentisce di aver chiesto aiuto ai clan per mettere a tacere Travaglio e Selvaggia Lucarelli
Chico Forti avrebbe chiesto a un detenuto accusato di rapporti con la ‘ndrangheta di mettere a tacere Marco Travaglio e Selvaggia Lucarelli
“Mettere a tacere” Marco Travaglio e Selvaggia Lucarelli, in cambio di futuri favori quando sarà libero. È quanto avrebbe chiesto Chico Forti ad un altro detenuto del carcere di Montorio, accusato di rapporti con la ‘ndrangheta. Sulla vicenda ha aperto un fascicolo d’indagine la procura di Verona, al momento senza indagati né reati ipotizzati. E Forti, appresa la notizia, ha seccamente smentito le voci circolate.
- La presunta richiesta di Chico Forti in carcere
- Forti smentisce tutto
- Aperta inchiesta
- Chico Forti contro Marco Travaglio e Selvaggia Lucarelli
La presunta richiesta di Chico Forti in carcere
Secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano, Chico Forti avrebbe chiesto a un altro detenuto di mettere a tacere Selvaggia Lucarelli e Marco Travaglio, più una terza persona non identificata.
L’ex campione di surf condannato all’ergastolo per omicidio negli Stati Uniti e rientrato in Italia da oltre un mese, nel carcere veronese di Montorio, avrebbe chiesto all’altro di contattare qualche suo amico ‘ndranghetista.
Chico Forti accolto al rientro in Italia dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni
In cambio Forti gli avrebbe promesso aiuti futuri non appena tornerà libero e potrebbe candidarsi con il centrodestra.
Forti smentisce tutto
Chico Forti ha però smentito tutto.
In una dichiarazione ufficiale all’Ansa da parte del suo avvocato Andrea Radice, Forti “smentisce nel modo più assoluto le notizie apparse su organi di stampa nelle quali qualcuno lo accuserebbe di aver richiesto interventi in relazione ad articoli contro la sua persona”.
Aperta inchiesta
Secondo il Fatto, a raccogliere la confidenza del recluso avvicinato da Forti è stato il garante dei detenuti, che hai poi avvertito Travaglio. Il giornalista ha quindi segnalato la vicenda alla magistratura.
La procura di Verona ha aperto un fascicolo d’indagine sul caso, al momento contro ignoti e senza ipotesi di reato, ancora da individuare.
“Per noi naturalmente non è una fesseria ma non aggiungo altro”, ha detto al Corriere della Sera il procuratore capo Raffaele Tito, confermando l’indagine.
La procura ha già sentito alcuni testimoni, tra cui un secondo detenuto presente al colloquio tra Forti e l’altro che ha confermato le frasi dell’ergastolano.
Chico Forti contro Marco Travaglio e Selvaggia Lucarelli
Selvaggia Lucarelli e Marco Travaglio sarebbero finiti nel mirino di Chico Forti per le critiche al suo rientro in Italia. “Benvenuto assassino” era l’apertura del Fatto Quotidiano diretto da Travaglio quando lo scorso 19 maggio Forti è tornato in Italia dopo l’estradizione concessa dagli Stati Uniti.
In particolare Travaglio e Lucarelli si erano indignati per l’accoglienza riservata a Forti, per i toni trionfalistici del ritorno in Italia dell’ergastolano, accolto all’arrivo a Roma dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Chico Forti è stato condannato all’ergastolo nel giugno 2000 in Florida per l‘omicidio di Dale Pike, imprenditore australiano ucciso con due colpi di pistola alla testa nel 1998 su una spiaggia di Miami.
Secondo l’accusa, Pike sospettava che l’italiano stesse truffando il padre, affetto da demenza senile, nella compravendita di un resort a Ibiza. Accuse sempre respinte da Forti.