Chiara Ferragni sul ddl Beneficenza sugli influencer approvato in Cdm: messaggio al Governo di Giorgia Meloni
Dopo la discussione in Cdm, il governo Meloni ha licenziato il testo del ddl Beneficenza che disciplina le donazioni di influencer e aziende. Il commento di Chiara Ferragni
Chiara Ferragni ha commentato l’ok del governo Meloni al ddl che disciplina la beneficenza degli influencer e delle aziende, provvedimento licenziato dal Cdm giovedì 25 gennaio. Il testo di quattro articoli, che andrà a breve all’esame del Parlamento, prevede multe salate e lo stop delle attività fino a un anno.
- Chiara Ferragni parla del ddl Beneficenza
- Cosa prevede la nuova legge sulla beneficenza
- Cosa sta succedendo a Chiara Ferragni
Chiara Ferragni parla del ddl Beneficenza
A differenza del passato, Chiara Ferragni ha affidato il suo pensiero non alle stories di Instagram, ma a una nota di stampa:
Sono lieta che il Governo abbia voluto velocemente riempire un vuoto legislativo. Quanto mi è accaduto mi ha fatto comprendere come sia fondamentale disciplinare con regole chiare le attività di beneficenza abbinate alle iniziative commerciali. Questo dl consente di colmare una lacuna che da una parte impedisce di cadere in errore, ma dall’altra evita il rischio che da ora in poi chiunque voglia fare attività di beneficenza in piena trasparenza desista per la paura di essere accusato di commettere un’attività illecita.
Chiara Ferragni.
Cosa prevede la nuova legge sulla beneficenza
Le sanzioni vanno da 5.000 a 50.000 euro e in caso di violazioni reiterate lo stop alle attività va da un mese a un anno. In caso di violazioni di minore gravità la sanzione è diminuita fino a due terzi.
I produttori devono riportare sulle confezioni tutte le informazioni necessarie, “tra le quali l’importo destinato alla beneficenza se predeterminato”, come ha spiegato il ministro per le Imprese Adolfo Urso al termine del Cdm.
Il ddl impone poi a produttori e professionisti di comunicare all’Antitrust sia l’attivazione dell’attività promozionale a fini di beneficenza che il termine entro cui verrà effettuato il versamento promesso.
Entro tre mesi da quella data il produttore dovrà comunicare il versamento all’Autorità garante della concorrenza e del mercato.
Cosa sta succedendo a Chiara Ferragni
Chiara Ferragni è al momento indagata per tre presunte truffe correlate alla beneficenza.
Al caso del pandoro Pink Christmas prodotto da Balocco (e costato una multa di circa un milione di euro comminata dall’Antitrust a due aziende riconducibili a Ferragni), si sono poi aggiunti altri due casi.
Chiara Ferragni è finita sotto la lente della magistratura per le uova di Pasqua brandizzate e per la bambola Trudi con le sue fattezze.
Per la partnership fra Ferragni e Oreo, oggetto di un esposto del Codacons, non è stata avviata alcuna indagine.