Chiara Ferragni chiude il negozio a Milano in via Capelli: era il suo store simbolo, fatale il pandoro gate
Chiara Ferragni, dopo il "pandoro gate", starebbe chiudendo il suo negozio monomarca a Milano in via Capelli
Il negozio di Milano del brand Chiara Ferragni, uno degli store più simbolici del successo avuto dall’influencer cremonese, starebbe per chiudere. Sarebbe un effetto ‘collaterale’ del “pandoro gate”. A far trapelare l’indiscrezione è il settimanale Chi.
- "Pandoro gate", Chiara Ferragni chiude il negozio a Milano via Capelli: l'indiscrezione
- Il 17 luglio l'udienza al Tar del Lazio: le richieste di Chiara Ferragni
- Gli effetti del "Balocco gate"
“Pandoro gate”, Chiara Ferragni chiude il negozio a Milano via Capelli: l’indiscrezione
Il negozio è stato aperto il 26 luglio 2017, in via Capelli, ossia la strada che collega Corso Como a piazza Gae Aulenti. Fu la stessa ex moglie di Fedez, 7 anni fa, ad annunciare l’avvio del suo primo store monomarca, con all’interno solo prodotti del suo brand.
Nello store sono disponibili per l’acquisto la sua linea di scarpe, abiti, borse e altri accessori del suo marchio.
Chiara Ferragni
Dopo che l’influencer è stata travolta dal “Balocco gate”, le vendite avrebbero fatto registrare un calo. Da qui la scelta di chiudere. Le saracinesche dovrebbero essere abbassate ad agosto.
Ci sono state anche segnalazioni recenti che hanno raccontato che diversi capi di abbigliamento del brand Chiara Ferragni sono stati messi in vendita nei mercati e negli outlet, segno che gli affari, su tal versante, avrebbero preso una piega non favorevole.
Il 17 luglio l’udienza al Tar del Lazio: le richieste di Chiara Ferragni
Nel frattempo ci si avvicina al 17 luglio, data in cui è stata fissata l’udienza di merito al Tar del Lazio per la discussione dei ricorsi amministrativi proposti da Chiara Ferragni, seguita dagli avvocati Giorgio Fraccastoro e Fabio Cintioli.
L’imprenditrice digitale, con il suo team legale, chiede di cancellare la misura con cui, lo scorso dicembre, l’Antitrust ha inflitto alle sue società “Fenice” e “Tbs Crew” una sanzione di oltre un milione di euro per una presunta pubblicità ingannevole relativa alla vendita del pandoro “Pink Christmas” di Balocco.
Gli effetti del “Balocco gate”
Dopo lo scandalo dei pandori, molte società hanno interrotto i rapporti professionali con Chiara Ferragni. Da quando è scoppiato il “Balocco gate”, l’imprenditrice digitale non ha più sponsorizzato alcun brand, eccetto quello di sua proprietà.
Lo tsunami che l’ha travolta ha anche avuto conseguenze sulla sua vita privata. Lo scandalo, infatti, è stato una delle cause della fine del matrimonio con Fedez, come spiegato dal rapper stesso nel corso dell’intervista concessa a Francesca Fagnani a Belve (Rai Due).