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Chi sono le suore che accusano Marko Rupnik di violenza sessuale: l'ex gesuita mandato a processo dal Papa

Sono almeno cinque le suore che hanno raccontato le violenze sessuali subite da Marko Rupnik negli anni '90. Sul caso è intervenuto anche il Papa

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Il cerchio si stringe intorno a Marko Rupnik, l’ex sacerdote accusato di violenza sessuale da alcune suore e contro il quale si è mosso anche Papa Francesco. Le suore sono rappresentate legalmente da Laura Sgrò, avvocata che assiste anche Pietro Orlandi nella sua battaglia per ritrovare sua sorella Emanuela. Laura Sgrò, infatti, collabora con Anne Barrett Doyle di ‘BishopAccountability.org’, che come il nome suggerisce si occupa di smascherare gli scandali sessuali che riguardano il clero. E il fascicolo contro Rupnik pesa come un macigno.

Le suore che accusano Marko Rupnik

Sono cinque le suore che hanno impugnato la causa contro Marko Rupnik. Di due di esse si conoscono i nomi. Si tratta di Gloria BrancianiMirjam Kovac. Le altre tre sono ancora chiuse nella riservatezza, ma non saranno le loro generalità a fare la differenza: a fendere il muro è il loro coraggio.

Gloria Branciani è italiana, e ha affiancato Mirjam Kovac, slovena quando entrambe vivevano nella Comunità di Loyola in Slovenia. Entrambe hanno subito ripetute violenze sessuali spinte fino all’estremo, talvolta costrette a visionare film pornografici e altre – secondo il loro racconto – a partecipare a prestazioni a tre.

suore violenza sessuale marko rupnik papaFonte foto: Getty
Cinque suore accusano l’ex sacerdote Marko Rupnik di violenza sessuale. Lo stesso religioso era stato scomunicato dal Papa

La bomba è esplosa nel mese di febbraio, ovvero nel momento in cui le due vittime appena menzionate si sono esposte al pubblico con una conferenza stampa durante la quale hanno raccontato i fatti.

Le due donne, con il supporto dell’avvocata Laura Sgrò, hanno scoperchiato il loro inferno dando voce ad anni di vessazioni e abusi che più volte avrebbero tentato di denunciare scontrandosi, però, con il muro di gomma delle gerarchie.

Le violenze sessuali

Raccontare l’intera vicenda, che ancora oggi si arricchisce con nuove testimonianze, richiederebbe interi tomi di cronaca nera. Secondo le testimonianze delle vittime, gli abusi si sarebbero consumati all’interno della Comunità di Loyola negli anni ’90.

I racconti riferiscono che le vittime venivano invitate a sollevare la gonna come avrebbe fatto la Madonna, oltre a scambiarsi dei baci come si fa sull’altare nel momento delle nozze. Marko Rupnik, dunque, perpetrava i suoi abusi con il pretesto dei riferimenti religiosi.

In uno degli episodi peggiori l’ex sacerdote avrebbe costretto le suore a unirsi a lui in rapporto sessuale a tre per riprodurre la Santissima Trinità. La stessa Branciani ha riferito che Rupnik l’avrebbe trascinata nei cinema porno della Capitale e indotta a perdere la verginità.

L’intervento del Papa

Mirjam Kovac ha spiegato che più sorelle avrebbero tentato di denunciare Rupnik, ma più volte sarebbero state respinte dalle stesse autorità. Il muro di gomma è stato sfondato nel 2020, quando la Compagnia di Gesù – la stessa di Papa Francesco – allontanò il prete dal suo ruolo e la Congregazione per la Dottrina della fede lo colpì con una scomunica.

Come riporta ‘Il Fatto Quotidiano’, tale scomunica fu rimossa e Marko Rupnik riprese con le sue funzioni specialmente per l’intervenuta prescrizione, ma tutto crollò nell’ottobre 2022. Papa Francesco decise di aprire un’indagine contro il religioso, che finalmente divenne un caso giudiziario.

Come già detto, negli anni il fascicolo contro Rupnik è cresciuto vorticosamente e le vittime chiedono giustizia.

suore-marko-rupnik-violenza-sessuale-papa Fonte foto: ANSA
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