Chi era Salvo D'Acquisto e perché Papa Francesco vuole farlo beato: la vita del carabiniere e la morte da eroe
Durante la degenza Papa Francesco ha disposto il decreto per la beatificazione di Salvo D'Acquisto: il suo sacrificio salvò la vita di 22 persone
Papa Francesco ha predisposto la promulgazione del decreto per rendere beato Salvo D’Acquisto, il vicebrigadiere che nel 1943 sacrificò la propria vita per salvare 22 civili durante un rastrellamento nazista. Arrestato dopo un’esplosione accidentale causata dai tedeschi, si assunse la responsabilità dell’accaduto per evitare la fucilazione degli ostaggi, morendo a 23 anni.
Perché Salvo D’Acquisto può diventare beato
Salvo D’Acquisto nacque a Napoli il 15 ottobre 1920 in una famiglia modesta, cresciuto con solidi valori cristiani. Dopo aver lasciato la scuola, inizio a lavorare a 15 anni nella bottega dello zio.
Si arruolò quindi nell’Arma dei Carabinieri appena raggiunta la maggiore età, distinguendosi per dedizione durante la formazione alla Scuola Allievi Carabinieri di Roma. Terminato il corso, fu assegnato al Commissariato Generale per le Fabbricazioni di Guerra.
Fonte foto: ANSA
Papa Francesco ha disposto il decreto per rendere beato Salvo d’Acquisto durante la degenza al Gemelli di Roma
Con l’ingresso dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale, nel 1940, fu inviato in Libia, dove prestò servizio per due anni, manifestando apertamente la propria fede, cosa che gli valse il rispetto dei commilitoni. Tornato in Italia nel 1942, frequentò un corso per sottufficiali a Firenze e fu nominato Vicebrigadiere presso la Stazione dei Carabinieri di Torrimpietra.
Il sacrificio di Salvo D’Acquisto
Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, il caos generato dall’occupazione nazista portò all’episodio della Torre di Palidoro, dove un’esplosione accidentale causata dai tedeschi provocò vittime tra i soldati.
Convinti di essere vittime di un attentato, i nazisti avviarono una brutale rappresaglia. Poiché il maresciallo non era presente, presero D’Acquisto, lo interrogarono e minacciarono di giustiziare 22 civili se il colpevole non fosse stato consegnato.
Fu quindi D’Acquisto ad assumersi la responsabilità per salvare gli ostaggi, offrendo la propria vita in cambio della loro liberazione. Fucilato il 22 settembre 1943, fu insignito postumo della Medaglia d’Oro al Valor Militare, simbolo eterno del suo sacrificio e del suo coraggio.
Come si diventa Beato
La beatificazione è il riconoscimento della Chiesa cattolica delle virtù di un defunto, ritenuto in Paradiso e capace di intercedere per i fedeli.
Tradizionalmente, si diventava beati per martirio, virtù eroiche o per la cosiddetta beatificazione equipollente, l’approvazione del Pontefice anche in assenza di un miracolo. Dal 2017 esiste anche una quarta opzione: l’offerta della vita, che si configura nel caso di Salvo D’Acquisto.
Il processo prevede che il Vescovo avvii l’inchiesta su richiesta dei fedeli, raccogliendo testimonianze e documenti tramite commissioni di storici e teologi. Se la Congregazione delle Cause dei Santi approva, il Papa dichiara che il “Servo di Dio” può diventare Venerabile.
Per la beatificazione serve però un miracolo, attribuito all’intercessione del Servo di Dio, valutato da una commissione medica e teologica. Con il riconoscimento di un miracolo successivo, infine, un Beato può essere canonizzato (ovvero, diventare con la sua vita un esempio per i fedeli) e dichiarato Santo.
