Arrestato Rocco Morabito, boss latitante della 'Ndrangheta: chi è
Il boss mafioso latitante Rocco Morabito, re dei Narcos in Sud America, è stato arrestato in Brasile dopo essere evaso due anni fa dal carcere
È stato arrestato in Brasile Rocco Morabito, in un’operazione congiunta portata avanti dal Ros dei Carabinieri, dal Servizio di cooperazione internazionale di Polizia, Dea, Fbi e dal dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Ne dà notizia l’Ansa. L’uomo era ricercato dal 1994, e inserito nell’elenco del ministero dell’Interno dei 10 latitanti più pericolosi.
Insieme a ‘U Tamunga è stato arrestato anche Vinceno Pasquino, latitante originario di Torino, altro nome della lista nera del Viminale. All’indagine che ha portato agli arresti dei due boss hanno collaborato anche i Carabinieri di Locri e i comandi provinciali di Reggio Calabria e Torino.
Chi è Rocco Morabito, il boss latitante della ‘Ndrangheta arrestato in Brasile
Rocco Morabito è un boss della ‘Ndrangheta. È noto alle forze dell’ordine dagli anni ’80. Aveva iniziato le sue attività malavitose in Sicilia, per poi traserisi al Nord e diventare un volto della Milano bene. I traffici con i narcotrafficanti colombiani sarebbero iniziati già negli anni ’90.
Ricercato per gravi reati, come associazione di tipo mafioso e associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostane stupefacenti, è stato arrestato il 3 settembre 2017 in Urugay. In attesa di essere estradato in Italia, dove dovrebbe scontare 30 anni in contumacia, era riuscito a evadere con un piano da film.
Rocco Morabito evaso dal carcere in Urugay due anni fa: il piano “da film”
Insieme ad altri tre detenuti, un assassino, un falsario e un ladro, aveva studiato nei minimi dettagli la fuga dalla prigione Central di Montevideo, attuato il 24 giugno 2019, due anni esatti prima del nuovo arresto in Brasile.
Dopo aver finto un malore, il boss era stato trasportato in infermeria, dove aveva incontrato i compagni. Insieme erano saliti sul tetto dell’edificio, per saltare in un vicino condominio e far perdere le sue tracce, probabilmente grazie a una ricca rete di contatti all’esterno.
Gli investigatori sospettavano che Rocco Morabito fosse scappato verso l’Argentina o il Brasile, per tornare alla latinanza, interrotta dopo 23 anni dall’arresto in Urugay, avvenuto in un hotel di Montevideo.
“È sconcertante che sia riuscito a fuggire”, aveva commentato l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Chiederemo spiegazioni al governo dell’Urugay e continueremo a dargli la caccia”.
Fonte foto: ANSA