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Chi è l'avvocato Luigi Li Gotti che accusa Meloni nel caso Almasri, passato in An per il legale dei pentiti

Giorgia Meloni ha definito "di sinistra" l'avvocato Luigi Li Gotti dopo la sua denuncia e l'avviso di garanzia. La sua carriera dice però tutt'altro

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Con l’esposto in Procura sul caso Almasri ha dato avvio alle indagini su Giorgia Meloni: l’avvocato ed ex politico Luigi Li Gotti è stato definito come una figura “di sinistra” dalla premier. Noto in particolare come difensore di pentiti della mafia, Li Gotti ha in realtà un passato nel Msi e in Alleanza Nazionale, prima di passare all’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro.

Meloni, le parole su Luigi Li Gotti

“Ex politico di sinistra” e persona cara a Romano Prodi, nonché avvocato di “pentiti del calibro di Buscetta, Brusca e altri mafiosi”.

Questo è il profilo che in un video Giorgia Meloni ha tracciato a proposito di Luigi Li Gotti, la persona che con la sua denuncia ha aperto la strada all’indagine e all’avviso di garanzia ricevuto dalla premier per il caso Almasri.

luigi li gotti avvocato meloni almasriFonte foto: ANSA/FAWASELMEDIA.COM

L’indagine sul caso di Almasri (in foto) è partita dalla denuncia dell’avvocato Luigi Li Gotti

Una descrizione che sebbene presenti qualche elemento dimostrabile, appare complessivamente fuorviante rispetto alla carriera del legale, oggi 78enne, percorso che appare più vicino alle posizioni di Meloni che a quelle del centrosinistra.

La carriera e le idee dell’avvocato Luigi Li Gotti

L’avvocato Luigi Li Gotti ha mosso infatti i primi passi in politica negli anni Sessanta nel crotonese, militando nel Msi, lo stesso partito di Giorgia Meloni. È stato segretario di federazione e consigliere comunale dal 1972 al 1977.

Secondo un articolo de Il Giornale del 2007, Li Gotti ha iniziato la carriera legale nello studio di Francesco Barbuto, personalità di spicco del Msi, il cui socio era uno dei 101 fedelissimi che, dopo lo sbarco alleato in Sicilia nel 1943, si opposero alle truppe statunitensi a Villa San Giovanni.

Come evidenzia Repubblica, negli anni ’70 Li Gotti era quindi pienamente inserito nell’ambiente neofascista meridionale, sotto la guida di Franco Servello, leader calabrese trasferito a Milano.

Come Meloni, anche Li Gotti passò in seguito ad Alleanza Nazionale per poi lasciare il partito nel 1998, approdando nel 2022 a Italia dei Valori, il movimento guidato da Antonio Di Pietro.

La “vicinanza” di Li Gotti a Prodi e i pentiti di mafia

Con il nuovo partito l’avvocato diventò sottosegretario alla Giustizia: erano i tempi del secondo governo Prodi, quando il Guardasigilli era Clemente Mastella. Dopo la fine dell’esperienza politica dell’Unione nel 2008, l’avvocato calabrese tornò in Senato, sempre nelle file del partito guidato da Antonio Di Pietro, rimanendovi per un’intera legislatura.

Vero è che Luigi Li Gotti ha difeso pentiti di mafia come Buscetta, Contorno e Brusca, rappresentato le parti civili nei processi per l’omicidio di Luigi Calabresi, la strage di piazza Fontana e la scorta di Aldo Moro.

Ha partecipato inoltre ai processi per Capaci, via D’Amelio e gli Uffizi, oltre a difendere il prefetto Gratteri per i fatti della Diaz. Più di recente, ha assistito i familiari delle vittime del naufragio di Cutro.

“Io ho fatto una denuncia ipotizzando dei reati come atto dovuto, non è certo un fatto anomalo, la Procura di Roma ha iscritto nel registro la premier e i ministri” ha commentato Li Gotti, chiarendo che sarà compito ora della stessa fare le valutazioni del caso.

luigi li gotti avvocato meloni Fonte foto: ANSA
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