Caso Zaki, via libera del Senato alla cittadinanza italiana
Il Senato ha votato un atto di indirizzo per concedere la cittadinanza allo studente egiziano in carcere dallo scorso febbraio
Patrick Zaki diventerà italiano. Lo studente dell’Università di Bologna in carcere dal 7 febbraio del 2020 in Egitto, il proprio Paese di origine, potrà ottenere la cittadinanza italiana grazie all’approvazione in Senato dell’ordine del giorno sul suo caso, passato con 208 sì, nessun contrario e 33 astenuti. Lo riporta Ansa.
In Aula per votare a favore dell’atto di indirizzo anche la senatrice Liliana Segre: “C’è qualcosa nella storia di Patrick Zaki che prende in modo particolare, ed è ricordare quando un innocente è in prigione. Questo l’ho provato anch’io e sarò sempre presente, almeno spiritualmente quando si parla di libertà” ha detto a Radio Popolare prima di recarsi in Parlamento.
Primo firmatario di una delle due mozioni presentate in Aula e unite in un unico atto di indirizzo è stato il senatore del Partito democratico Franco Verducci. Ad astenersi i senatori di Fratelli d’Italia.
“Dal 7 febbraio 2020 è sottoposto ripetutamente, senza prove e senza processo a quella che viene chiamata detenzione preventiva ma è a tutti gli effetti una detenzione arbitraria e una violazione dei diritti umani. Zaki è stato picchiato e torturato con scariche elettriche, le accuse contro di lui sono pretestuose” ha detto in Aula il senatore dem, come riportato dal Fatto Quotidiano.
“Il motivo della nostra astensione? Siamo molto solidali con Zaki, ma sono convinta che un’ingerenza tale del Parlamento italiano lo aiuti”, ha dichiarato la leader di Fdi, Giorgia Meloni.
“Siamo convinti che per raggiungere l’obiettivo della sua liberazione la strada da seguire sia quella della diplomazia” le fa eco il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Madama, Alberto Balboni, come riporta Repubblica.
L’atto vuole essere un mezzo di pressione sull’Egitto per la scarcerazione dello studente e chiede inoltre al governo italiano di sollecitare le autorità egiziane per la liberazione di Zaki, di monitorare le udienze processuali e le condizioni di detenzione, di attivarsi a livello europeo per la tutela dei diritti umani nei Paesi dove persistono violazioni e portare iniziative al G7 con particolare riguardo a casi di repressione di attivisti politici.