Caso Renzi, la deroga dei parlamentari e la sua frecciatina
Il senatore di Italia Viva ha risposto su Facebook alle polemiche, intanto un documento gli darebbe ragione
Matteo Renzi torna dopo qualche giorno sulla polemica scoppiata sui social per la sua presenza in Barhein per il primo Gran premio di Formula 1. “Se non fai un viaggetto in Bahrain non hai attenzione…” ha detto in una diretta Facebook sul tema dell’assegno unico familiare appena approvato in Senato, anche grazie alla sua ministra Elena Bonetti.
Domenica il senatore di Italia Viva è stato ripreso nel paddock del Gp dalle telecamere suscitando le critiche dei social, dopo anche uno scatto apparso su Twitter insieme al presidente della Fia Jean Todt.
In molti si sono chiesti come mai Renzi abbia potuto volare nel Paese arabo nonostante le restrizioni per il coronavirus, memori anche della polemica scoppiata per un altro viaggio dell’ex premier, quello compiuto in Arabia Saudita, alla vigilia della crisi di governo, per prendere parte ad un evento col principe Bin Salman.
Caso Renzi, la deroga dei parlamentari: il documento
Il caso del senatore di Rignano rientra però nelle deroghe previste in documento del ministero della Salute in merito alle trasferte dei parlamentari, pubblicato oggi da Adnkronos.
Secondo una comunicazione inviata il 30 ottobre scorso al collegio dei questori di Palazzo Madama a firma del direttore generale della prevenzione Giovanni Rezza, il combinato disposto delle norme in materia, esclude i parlamentari dalla quarantena e dalla sorveglianza sanitaria di 14 giorni, a prescindere dalle ragioni del viaggio.
Bastano, insomma, l’autocertificazione e il tampone (molecolare o antigenico) ovviamente negativo, eseguito nelle 48-72 ore antecedenti la partenza o al momento dell’arrivo in aeroporto e al rientro nel nostro Paese.
Queso perché i senatori della Repubblica esercitano una ”pubblica funzione legislativa”, come si precisa nel testo redatto dal ministero della Salute, ed essewndo equiparati in tutto e per tutto a un pubblico ufficiale, le loro “missioni lavorative all’estero” rientrano nella deroga alla quarantena prevista dall’articolo 6, comma 8, lettera g, del Dpcm emanato il 24 ottobre 2020.
Caso Renzi, la deroga dei parlamentari: la risposta di Renzi
“Ci attaccano sul personale perché non hanno altro. Oggi ero pronto a far vedere il tampone in aula, hanno detto ‘non permetteremo a Renzi di entrare in aula’. Insomma, c’è una cosa che si chiama Costituzione. Più aggrediscono sul profilo personale, più noi abbiamo il dovere di caratterizzarci sulle idee. In nome della competenza, contro la cialtronaggine, cercheremo di dare una mano al Paese”, ha detto il leader di Iv nella diretta Facebook, rispondendo a una richiesta di esporre il provvedimento portato avanti dalla ministra della Famiglia in quota Italia Viva Elena Bonetti.
“Ci sarà da divertirsi, le buone idee sanno farsi strada” ha aggiunto Renzi.