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Caro prezzi, dal latte al caffè è allarme rialzi: i prodotti che rischiano il boom dei rincari

Due colossi del latte chiedono al governo un intervento sul prezzo, ma l'allarme riguarda altri prodotti

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Il prezzo del latte potrebbe presto schizzare oltre i due euro al litro, ma i rialzi senza freni nel carrello della spesa riguardano anche altri prodotti essenziali per l’alimentazione quotidiana degli italiani. A lanciare l’allarme sono due colossi del settore lattiero-caseario come Granarolo e Lactalis che in un comunicato congiunto mettono da parte il confronto tra concorrenti nel mercato e lanciano un appello al governo per intervenire sul costo del latte.

L’allarme sul prezzo del latte

Nella nota congiunta, le due aziende pongono all’attenzione del governo la “forte preoccupazione per un’inflazione galoppante che da 12 mesi colpisce l’agroalimentare italiano e in particolare il settore lattiero caseario. Occorre un intervento pubblico che scongiuri conseguenze ancora più disastrose per le migliaia di imprese che compongono la filiera”.

“L’inflazione – spiegano – ha toccato in maniera importante, con numeri a doppia cifra, quasi tutte le voci di costo che compongono la filiera del latte: alimentazione animale, che ha reso necessario un aumento quasi del 50% del prezzo del latte riconosciuto agli allevatori, packaging, ulteriori componenti di produzione impiegati nella produzione di latticini.

“Oggi, però, la preoccupazione maggiore è rappresentata dall’incremento dei costi energetici – si legge ancora – che nelle ultime settimane sono aumentati a tal punto da rendere difficile trasferirli sul mercato, in un momento economicamente complesso per le famiglie italiane”.

Le aziende evidenziano come dalla primavera il prezzo del latte per il consumatore sia cresciuto raggiungendo gli 1,75/1,80 euro al litro (dato Nielsen) e potrebbe aumentare ulteriormente entro dicembre 2022. “È impensabile che un alimento primario e fondamentale nella dieta italiana possa subire una penalizzazione così forte da comprimerne la disponibilità di consumo” scrivono.

Caro prezzi: i prodotti in aumento

Il peso dell’inflazione si fa sentire sulle tavole degli italiani già a partire dalla colazione. Oltre all’impennata del prezzo del latte a costare di più sono anche caffè, biscotti, zucchero e burro.

Secondo un’analisi Coldiretti sui dati dell’inflazione rilevata dall’Istat ad agosto, i biscotti sono aumentati del 9,8%, il burro del 33%, mentre lo zucchero ha fatto registrare un +14,9%, le marmellate +7,9% e il caffè un +6,7%.

I rincari dovuti dal costo galoppante delle materie prime non risparmiano nemmeno il pane che nell’ultimo mese ha subito un rialzo del 13,6%.

L’aumento dei prezzi colpisce anche lo yogurt salito a +12,1%, la frutta dell’8,3% e anche uova cresciute del +15,2% e i salumi del +6,8%.

Caro prezzi, dal latte al caffè è allarme rialzi: i prodotti che rischiano il boom dei rincariFonte foto: ANSA

I dati sull’inflazione

Secondo quanto emerso dall’indagine Coldiretti, caro energia e siccità, con il taglio dei raccolti, hanno spinto i prezzi dei prodotti alimentari e delle bevande a un aumento complessivo medio del +10,2%.

Rispetto ad agosto dell’anno scorso l’Istat ha registrato un’inflazione cresciuta del +8,4% che dalle stime dell’associazione dei coltivatori costerà alle famiglie 564 euro in più solo per la tavola nel 2022.

 

supermercato-prezzi Fonte foto: ANSA

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