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Caricabatterie unico obbligatorio da oggi sabato 28 dicembre: cos’è Usb-C e cosa cambia per i cellulari

A due anni dall'approvazione della normativa Ue sul caricabatterie unico, scatta l'obbligo della porta Usb-C su tutti dispositivi elettronici

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Scatta lo stop a cavetti e ingressi di diverso tipo per la ricarica dei dispositivi. A distanza di due anni dalla decisione dell’Unione europea, entra in vigore la norma che uniforma i caricabatterie a un unico standard: a eccezione dei nuovi laptop, per i quali l’obbligo è previsto nel 2026, tutti i modelli di smartphone e di altri device, dai tablet ai mouse, potranno avere soltanto una porta Usb-C.

Il caricabatterie unico

La normativa europea sul caricabatterie universale sarà applicata ufficialmente su tutta una serie di dispositivi, che da sabato 28 dicembre 2024 potranno essere venduti unicamente con un ingresso di Usb di tipo C:

  • telefoni cellulari;
  • tablet;
  • fotocamere digitali;
  • caschi e cuffie;
  • console per videogiochi manuali;
  • altoparlanti portatili;
  • libri digitali;
  • mouse;
  • tastiere;
  • microfoni;
  • sistemi di navigazione portatili;
  • console portatili;
  • lettori di ebook venduti nel territorio comunitario

L’obbligo scatterà più in là, il 28 aprile 2026, soltanto per i nuovi laptop e notebook.

Diversi cavetti per la ricarica dei dispositivi, da oggi messi al bando in Unione europea

La normativa Ue

La direttive Ue sul caricabatterie universale è stata pubblicata in gazzetta ufficiale nel dicembre del 2022, con l’obiettivo di tagliare gli sprechi nell’Unione europea nella produzione di caricatori, che al termine del ciclo di vita dei rispettivi dispositivi rimangono inutilizzati a causa dei relativi standard impiegati fino ad oggi.

Lo stop ai diversi cavetti permetterà di eliminare circa 11mila tonnellate di rifiuti elettronici prodotte ogni anno nell’Ue, ma semplificherà anche la vita ai consumatori, per i quali si stima un risparmio totale di circa 250 milioni di euro di caricabatterie e cavetti inutili.

Secondo i dati della Commissione europea, ogni consumatore possiede in media tre caricabatterie, ma ne utilizza regolarmente solo due, e nel 38% dei casi sostiene di avere difficoltà a caricare il proprio telefonino, in genere perché il caricatore non è compatibile.

La ricarica veloce

Secondo quanto previsto dalle nuove regole, ogni produttore di dispositivi elettronici dovrà indicare sulla confezione informazioni chiare sul contenuto della scatola e sulle caratteristiche di ricarica dei dispositivi.

Le aziende potranno adottare standard proprietari per la ricarica veloce, ma sempre sulla base del protocollo di alimentazione condiviso “usb power delivery”.

Come spiegato in una nota dall’associazione dei consumatori Aduc, infatti, la normativa uniforma anche i requisiti di ricarica rapida, che consentiranno agli utenti di ricaricare alla stessa velocità con qualsiasi caricabatterie compatibile.

Fonte foto: iStock

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