Carabiniere ucciso: post di insegnante scatena la polemica
"Uno di meno", ha scritto sul suo profilo social una insegnante di Novara
Ha creato un turbine di polemiche il post su Facebook di una professoressa che commentava l’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega. “Uno di meno, e chiaramente con uno sguardo poco intelligente, non ne sentiremo la mancanza”, si legge sul suo profilo.
La donna al centro delle polemiche è una insegnante di Novara, che si è subito scusata per il commento di cattivo gusto: “Ho commesso un errore gravissimo, me ne sono resa conto”, dichiara in una intervista ripresa da Il Corriere della Sera. “Ho scritto una cavolata, non c’è nulla dire” aggiunge. “Mi sono lasciata guidare dalla sensazione che spesso le forze dell’ordine non intervengono quando serve, quando una donna è maltrattata o peggio, si muovono solo quando ormai è troppo tardi. E ho scritto quell’enorme sciocchezza, senza nemmeno pensare alla vedova e a chi voleva bene al vice brigadiere, una sciocchezza che ho provato a correggere immediatamente con un altro post, ma ormai…”. La donna si è poi scusata con l’Arma dei carabinieri e tutta l’Italia, ma il danno ormai è stato fatto.
La notizia è arrivata alle orecchie del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, che ha commentato così la vicenda: “Il caso va chiarito fino in fondo. Se fosse vero, sarebbe gravissimo. Un comportamento che non avrebbe niente a che vedere con lo spirito, l’abnegazione e la professionalità della nostra classe docente”.
Anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha attaccato l’insegnante, scrivendo sul suo profilo Facebook: “Un commento vergognoso, vomitevole, ancora più grave perché viene da una insegnante. Che in un primo momento ha negato, poi, di fronte all’evidenza, si è scusata”.
Sono stati proprio due parlamentari della Lega, Paolo Tiramani e Cristina Patelli, a segnalare il caso dopo che dei cittadini indignati avevano condiviso il post. “Un commento vergognoso, a maggior ragione se davvero arriva da un’insegnante”, hanno detto i parlamentari, che hanno poi annunciato un’interrogazione su quanto successo.