Carabiniere ucciso, parla la moglie: "Meritano l'ergastolo"

Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso a Roma da un giovane americano che ha confessato il delitto, si era sposato lo scorso 13 giugno. Ora, la moglie non si dà pace per la sua morte.

Rosa Maria Esilio, 33 anni, in un’intervista sul quotidiano Il Mattino ha affermato: “La vita è ingiusta. Cosa mi aspetta? Non lo so, vorrei solo che tornasse a casa. Conoscevo i pericoli che correva, gli dicevo ‘ti prego, devi tornare sempre a casa’. E lui me lo aveva promesso”. La moglie del vicebrigadiere ha poi aggiunto: “Voleva diventare padre, invece non ha avuto il tempo di fare niente. I responsabili meritano l’ergastolo“.

Il sindaco di Somma Vesuviana, città natale del carabiniere, ai microfoni dell’ANSA si è accodato alle parole della donna: “Spero marciscano in galera per sempre e chiedo alle autorità giudiziarie di essere quanto più intransigenti possibile con questi individui che hanno ucciso un giovane d’oro”.

Il Corriere della Sera riporta le parole che Rosa Maria Ersilio avrebbe scambiato con il padre: “Gesù sulla Croce ha avuto cinque piaghe, Mario stanotte ne ha ricevute otto. Lo sai, papà, prima che Mario uscisse gli ho detto: ‘Ma perché stasera non resti in ufficio? Stai in caserma, che devi fare fuori? Mi raccomando’. Ma lui era coraggioso, generoso e adesso è morto”.

Al termine della messa officiata nella chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini da don William Barker, amico caro del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, la moglie del carabiniere ha affermato: “Lui era la mia gioia, era il mio tutto. Me l’hanno ucciso. In una notte, dopo tanti sacrifici, me l’hanno portato via. Non è giusto. Senza di lui, io non ce la faccio”.

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Fonte foto: Ansa