Capotreno chiede a un passeggero di abbassare la suoneria e viene picchiato sul Frecciarossa Venezia-Milano
La richiesta di abbassare la suoneria del telefono ha scatenato la rabbia di un passeggero, che ha colpito il capotreno del Frecciarossa con calci e pugni
Capotreno aggredito per aver chiesto a un passeggero di abbassare la suoneria del telefono. È successo su un Frecciarossa in viaggio da Venezia Mestre a Milano. Su richiesta di altri passeggeri infastiditi dal volume elevato della suoneria, il capotreno si è rivolto all’uomo che, invece, prima lo ha minacciato e poi lo ha aggredito con calci e pugni.
- Capotreno aggredito da un passeggero sul Frecciarossa
- Le lamentele dei passeggeri per il volume della suoneria
- L’appello dei sindacati: “La violenza non prende il treno”
Capotreno aggredito da un passeggero sul Frecciarossa
L’episodio è accaduto mercoledì 29 gennaio sul treno ad alta velocità Frecciarossa 9724, che era appena partito dalla stazione di Venezia Mestre per raggiungere Milano.
La semplice richiesta del capotreno ha innescato la rabbia del passeggero, che ha poi aggredito anche il caposervizio che era accorso in aiuto del collega. Il passeggero violento è stato poi arrestato dalla polizia.

Le lamentele dei passeggeri per il volume della suoneria
A richiamare l’attenzione del capotreno erano stati altri passeggeri che si trovavano nella stessa carrozza. Incurante degli avvisi che solitamente vengono diffusi sui treni ad alta velocità, che invitano appunto a tenere basso il volume della suoneria per non arrecare disturbo agli altri viaggiatori, il passeggero ha tenuto l’intensità dello squillo a volume elevato.
Ma di fronte alla richiesta di abbassarlo, ha reagito in malo modo. Come riporta il Corriere del Veneto, prima ha minacciato il capotreno e poi lo ha colpito con calci e pugni. Stesso trattamento riservato al caposervizio, arrivato per aiutare il capotreno in difficoltà.
Solo l’intervento della polizia ha riportato la situazione alla normalità dopo l’arresto dell’aggressore, mentre il capotreno è finito in pronto soccorso.
L’appello dei sindacati: “La violenza non prende il treno”
A lanciare un appello per avere maggiore sicurezza per chi lavora sui treni sono stati i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Fast Confsal e Orsa. Tra le proposte lanciate l’utilizzo delle bodycam, i tornelli e i controlli degli accessi in stazione.
“Questa è un’emergenza sociale, bisogna allontanare i violenti dal trasporto pubblico, emettere Daspo per impedire la frequentazione delle aree ferroviarie ai facinorosi”, ha detto Francesco Morando della Uiltrasporti. I sindacati hanno promosso una settimana di sensibilizzazione sul tema dal titolo “La violenza non prende il treno”.
Lo scorso novembre un capotreno era stato accoltellato nella stazione di Genova Rivarolo da una coppia di persone che non avevano il biglietto per viaggiare. L’episodio accaduto a Venezia Mestre riporta l’attenzione sulla sicurezza dei lavoratori sui treni.
