Camorra, 11 arresti a Napoli per usura e spaccio: coinvolto anche un carabiniere
A Napoli sono stati eseguiti 11 arresti con accuse a vario titolo per legami con la camorra. In manette anche un carabiniere
11 arresti, in manette anche un carabiniere. Questi gli esiti delle indagini condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia su un presunto giro di usura che si sarebbe verificato nel contesto della camorra.
Camorra, arrestato un carabiniere
Questa mattina i carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno eseguito undici ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 11 soggetti a seguito di un’ordinanza emessa dal Tribunale di Napoli.
In manette è finito anche un carabiniere, per il quale sono stati disposti gli arresti domiciliari.
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Al militare dell’Arma sarebbe stato contestato il reato di corruzione.
L’operazione
Nel corso delle indagini sono emersi almeno nove casi di usura ai danni di imprenditori. Tra le vittime ci sarebbe anche l’ex calciatore del Napoli Giuseppe Bruscolotti.
Gli aguzzini chiedevano imponevano sulle vittime un tasso interesse variabile tra il 25% e il 40%.
Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di usura, detenzione di sostanze stupefacenti e spaccio.
Tra i reati contestati compare anche quello di detenzione illegale di armi comuni da sparo, aggravato dal favorire il clan Baratto-Volpe operante a Fuorigrotta, nel contesto dell’alleanza di Secondigliano.
Il reato contestato al carabiniere
L’uomo dell’Arma arrestato risulterebbe essere un luogotenente dei carabinieri, accusato di corruzione per il compimento di un atto contrario ai doveri d’ufficio.
Tra gli arrestati c’è anche una donna.
A proposito di camorra, il 19 settembre il vescovo di Napoli Mimmo Battaglia ha fatto un appello ai politici dopo lo scioglimento del sangue di San Gennaro.
Battaglia ha detto: “Prega Gennaro, per l’Italia intera, per le tante famiglie attonite dinanzi a un costo della vita sempre più insostenibile e suscita nel cuore dei governanti e dei legislatori, a qualsiasi parte appartengano, il desiderio autentico di servire la comunità con onestà e senza privilegi”.
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