Botti di Capodanno rischiosi per cani e gatti, i consigli della veterinaria per proteggere gli animali
I consigli della veterinaria etologa per proteggere gatti e cani a Capodanno, in caso di botti
Come a ogni Capodanno, la paura di chi ha in casa cani o gatti cresce man mano che ci si avvicina al brindisi. Purtroppo, la pratica dei botti è dura a morire in chi sottovaluta le possibili reazioni di un animale agli scoppi di petardi e ai rumori dei fuochi d’artificio. Non si tratta solo di spavento, perché i dati confermano che ogni anno i botti causano anche centinaia di vittime tra gli animali, domestici e non. L’intervista a Federica Pirrone, veterinaria etologa dell’Università degli Studi di Milano, specializzata in comportamento animale.
- Perché gli animali soffrono a Capodanno
- Il rischio di fughe e incidenti
- I controlli e le ordinanze contro botti, petardi e fuochi d’artificio
- I consigli di Federica Pirrone
Perché gli animali soffrono a Capodanno
Uno dei motivi di apprensione nei confronti dei propri animali domestici e, in particolare, dei cani, riguarda i rumori.
Il loro udito è particolarmente sviluppato ed è in grado di avvertire anche suoni che non sono percepiti dall’uomo.
Resti di botti e fuochi d’artificio abbandonati in strada
I botti di Capodanno, però, sono particolarmente rumorosi e possono non solo spaventare gli animali, ma creare loro problemi seri, compreso uno stato di disorientamento che può portarli a reazioni impreviste.
Il rischio di fughe e incidenti
A destare allarme è proprio anche il timore di reazioni improvvise e impreviste da parte di cani e gatti che, se in condizione di fuggire, possono allontanarsi da casa o correre senza prestare attenzione a potenziali pericoli nelle strade urbane, trafficate, venendo magari investiti o causando involontariamente, a loro volta, incidenti.
Da qui il consiglio di tenerli al riparo, tra le mura domestiche, in ambienti familiari, ma non solo.
I controlli e le ordinanze contro botti, petardi e fuochi d’artificio
Nonostante tutti gli anni si riproponga il tema, la tradizione dei fuochi d’artificio viene rinnovata.
Carla Rocchi, presidente dell’Ente Nazionale per la Protezione degli Animali (ENPA), ai microfoni di Virgilio Notizie parla di “retaggio del passato che andrebbe abbandonato. Puntualmente si verifica una strage silenziosa: lo scorso anno a Roma sono morti anche centinaia di uccelli, a causa dello spavento, dei rumori e dei botti in sé. Non solo i fuochi d’artificio creano problemi agli animali, però: pensiamo anche a molte persone, come ad esempio chi è ricoverato in ospedale. Anche per loro i suoni così forti e le luci, magari se si trovano in condizioni di salute particolarmente precarie come chi è in terapia intensiva, possono essere motivo di disturbo. Per questo e per garantire il benessere animale, sarebbero da abolire”.
Rocchi aggiunge che “anche quest’anno si preannuncia un Capodanno difficile per animali e ambiente. Nonostante le ordinanze anti-fuochi d’artificio emanate da diverse città, senza adeguati controlli i divieti rischiano di essere ignorati”.
“È improbabile che le autorità locali possano monitorare efficacemente la situazione durante la notte di San Silvestro. Rivolgo un appello accorato a chi ha animali in casa: non lasciateli soli. Esistono numerose precauzioni per proteggerli, come ricordato ogni anno nel nostro vademecum. Fondamentale è non lasciarli soli”, ha aggiunto.
I consigli di Federica Pirrone
Perché i cani e i gatti soffrono particolarmente a Capodanno?
“I fuochi possono stressare i cani, ma in alcuni casi anche a ferirli, sia in caso di contatto diretto con il materiale di cui sono fatti, sia perché magari tentando di fuggire per lo spavento è possibile che si disorientino o siano investiti, causando a loro volta incidenti e lesioni a terze persone. In generale, comunque, i petardi e i botti possono essere motivo di attacchi di panico, perché provocano sensazioni di paura molto forti”.
Come si possono proteggere gli animali domestici nella notte di San Silvestro?
“In realtà un primo consiglio è quello di giocare d’anticipo. Suggerirei di rivolgersi per tempo al medico veterinario di fiducia, che conosce bene l’animale, il suo carattere, ma anche possibili patologie che potrebbero influire nelle sue reazioni o aggravarle in occasione del Capodanno. L’esperto potrà dare le indicazioni del caso per fare in modo che l’animale arrivi preparato sia a quella notte che alle giornate precedenti, nelle quali iniziano ad avvertirsi i primi scoppi”.
Spesso si raccomanda di tenere gli animali in casa, può aiutarli?
“Sì, la condizione ideale è che il cane o il gatto sia esposto il meno possibile ai botti, sia fisicamente per evitare che possa rimanere ferito, sia ai suoni e alle luci, che possono preoccupare perché solitamente sono molto intense e intermittenti, associate a un rumore forte, improvviso e prolungato, che è quello che più crea paura negli animali”.
Quali consigli pratici darebbe a chi vive con un animale domestico?
“Il primo è di chiudere bene le finestre, ma anche le persiane o tapparelle, così come le porte, in modo da tenere i propri animali il più possibile isolati e in ambienti per loro familiari. Può essere molto utile anche tenere un sottofondo di musica tranquilla e a basso volume. Naturalmente è raccomandabile non lasciarli da soli in casa, ma rimanere con loro o con qualcuno di cui si fidino”.
Cosa dovrebbe fare chi non può portare con sé il proprio animale nella notte di San Silvestro?
“In questo caso si torna al concetto iniziale: occorrerebbe pensarci per tempo, per lasciarlo a persone che lui conosca. Può trattarsi di un familiare o anche un di dog sitter, nel caso di un cane, purché sia qualcuno con cui l’animale è già entrato in contatto, possibilmente che lo abbia conosciuto e con cui abbia instaurato un rapporto nelle settimane (meglio ancora nei mesi) precedenti”.
Cosa fare se, nonostante le precauzioni, l’animale si spaventa?
“Certamente va sempre bene cercare di rassicurarli con le carezze ma senza forzature, oppure cercando di distrarli con alcuni giochi familiari, facendo in modo che non possano fuggire e chiudendo le porte: se cani o gatti hanno paura, diventano molto abili, velocissimi e improvvisi nel fuggire o nel reagire di fronte al compagno/a umano/a”.
I pericoli del Capodanno riguardano anche altri animali?
“Sì, anche gli animali cosiddetti ‘a vita libera’ possono subire lo stesso tipo di spavento, come quelli selvatici: non a caso ogni anno si parla di danni alla fauna selvatica, che – ricordiamo – oggi rappresenta un bene indisponibile dello Stato, in base alle recenti modifiche della Costituzione. Molte specie sono anche protette o a rischio di estinzione: bisognerebbe tenere conto il principio del rispetto reciproco. Gli animali si adattano già in qualche modo alle esigenze dell’uomo, ma dovremmo anche noi modificare le nostre esigenze, comprese quelle ludiche, al mondo animale”.