Bombe di Israele su Damasco dove è stata colpita l'ambasciata dell'Iran, ucciso alto ufficiale
Sono 8 i morti nell'attacco missilistico di Israele sull'ambasciata iraniana a Damasco. Si tratterebbe di un attacco mirato. L'ambasciatore iraniano ha annunciato una risposta "dura"
Bombe israeliane sulla Siria: si contano al momento 8 morti nell’attacco sull’ambasciata iraniana a Damasco, mentre i feriti sarebbero 2, entrambi civili. L’attacco ha colpito il consolato e la residenza dell’ambasciatore. Le intenzioni di Israele sarebbero state quelle di eliminare un alto ufficiale iraniano.
- Un alto ufficiale iraniano fra le 8 vittime
- La minaccia dell'ambasciatore a Israele
- Israele bombarda l'ambasciata iraniana in Siria
- Netanyahu spegne Al Jazeera in Israele
Un alto ufficiale iraniano fra le 8 vittime
Fra le vittime del raid israeliano a Damasco c’è l’alto ufficiale dei Guardiani della rivoluzione Mohammad Reza Zahedi, con ruoli di comando in Siria e Libano. Pare che l’obiettivo potesse essere proprio lui.
La notizia viene riportata da al Arabiya, che cita i media iraniani. Oltre a Mohammad Reza Zahedi sono stati uccisi altri 5 membri della Guardia rivoluzionaria e 2 consiglieri iraniani. Secondo Al Jazeera l’ambasciatore iraniano e la sua famiglia non sarebbero rimasti feriti.
La tv di Stato iraniana al-Alam accusa Israele di avere deliberatamente puntato i missili contro il consolato a Damasco che è stato “completamente distrutto”.
La minaccia dell’ambasciatore a Israele
L’attacco alza ulteriormente l’asticella della tensione fra Israele da una parte e Siria e Iran dall’altra parte. Si attende ora di vedere quali saranno le reazioni di Damasco e Teheran, che potrebbero armare con ancora maggiore impegno i guerriglieri di Hamas sul suolo palestinese e gli uomini di Hezbollah all’esterno.
Oppure potrebbero valutare azioni ancora più incisive. Solo pochi giorni prima, un raid ad Aleppo aveva provocato 44 morti. L’attacco arriva a una settimana dalla risoluzione Onu che chiede il cessate il fuoco a Gaza.
L’ambasciatore iraniano a Damasco, Hossein Akbari, si è limitato ad affermare che “la risposta di Teheran sarà dura” e che solo “dopo aver rimosso le macerie del palazzo distrutto dal raid sarà reso noto il numero esatto delle vittime”.
Israele bombarda l’ambasciata iraniana in Siria
Il palazzo colpito nell’attacco a Damasco “appartiene all’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran e aveva una bandiera” riporta su X la rete iraniana Snn. Si trattava dunque di un edificio molto ben identificabile.
La notizia è poi stata ripresa da al Jazeera e dai media europei, fra i quali France Presse, che ha fornito i primi dettagli in merito al bilancio preliminare delle vittime.
Netanyahu spegne Al Jazeera in Israele
Poco dopo la diffusione della notizia del bombardamento a Damasco, la Knesset (il parlamento monocamerale di Israele) ha approvato la legge che consente al primo ministro e al ministro delle Comunicazioni di spegnere le trasmissioni di tv straniere considerate pericolose per la sicurezza dello Stato.
La norma è passata con 71 voti a favore e 10 contrari. Secondo i media israeliani, la norma sarebbe stata voluta direttamente dal primo ministro Benjamin Netanyahu per spegnere le trasmissioni dell’emittente qatariota Al Jazeera.