Bolzano, frana sull'hotel: si cerca una coppia scomparsa
Il giallo della coppia sparita nel nulla a Bolzano: potrebbe essere finita sotto la frana che ha travolto l'hotel
Martedì un’enorme frana ha travolto l’hotel Eberle di Bolzano, provocando il crollo di parte della struttura. Non sono state segnalate vittime, dato che l’albergo era chiuso a causa dell’emergenza coronavirus. Una situazione però che potrebbe presto cambiare. Una coppia di insegnanti in pensione risulta dispersa e potrebbe essere rimasta coinvolta nella frana.
Si tratta, riporta il Corriere della Sera, di Laura Perselli, 68 anni, e Peter Neumair, 63 anni, entrambi pensionati ed ex insegnanti. Di loro non si hanno più notizie da lunedì. Sembrano svaniti nel nulla.
I loro telefonini, che risultano spenti da lunedì sera, sono stati trovati all’interno della loro casa. Come anche l’auto e le biciclette, posteggiate in cortile. A lanciare l’allarme è stata la figlia che abita in Germania, a Monaco, che si è preoccupata perché i genitori non rispondevano ai suoi messaggi. La donna ha chiamato a Bolzano zia e fratello che hanno quindi allertato i carabinieri.
Sulla loro scomparsa stanno indagando i carabinieri: i militari, con l’impiego delle unità cinofile, hanno setacciato il quartiere di Aslago dove vivono i due, i pendii del colle che sovrastano la loro casa e il corso del fiume Isarco. Ricerche sono state condotte anche sul Corno del Renon, dove i due andavano spesso a ciaspolare.
Al momento tutte le piste sono possibili, gli investigatori non escludono nulla. Anche se l’ipotesi dell’allontanamento volontario, o di un gesto estremo appaiono poco probabili. La coppia non sembrava avere problemi, personali ed economici.
L’ipotesi al momento più accreditata è che i due possano essere finiti sotto l’enorme massa di terra e sassi che ha travolto l’Eberle. La zona dove sorge l’hotel è nota per la passeggiata di Sant’Osvaldo, un sentiero il cui ingresso si trova non lontano dalla villa dei coniugi Neumair.
Da non scartare anche la possibilità che i due possano essere caduti nel fiume Isarco e che la corrente abbia poi trascinato i loro corpi a valle.