Bimba di due anni azzannata da un pitbull a Canepina vicino Viterbo, trasportata in codice rosso all'ospedale
A Canepina, in provincia di Viterbo, una bimba è stata azzannata da un american pitbull: ora è ricoverata
Una bimba di soli due anni e mezzo è stata trasportata in codice rosso all’ospedale Belcolle di Viterbo, dopo essere stata azzannata ai piedi da un american pitbull. La vicenda è successa lungo il pomeriggio di giovedì 25 gennaio, a Canepina, in provincia di Viterbo.
- Canepina, Viterbo: pitbull morde ai piedi una bimba
- L'intervento dei carabinieri: il cane non è registrato all'anagrafe canina
- L'episodio di Palermo
Canepina, Viterbo: pitbull morde ai piedi una bimba
Secondo la prima ricostruzione dei fatti, pare che la piccola, al momento del ferimento, si trovasse in piazza Garibaldi. Ad un certo punto il pitbull, che in quel momento girava libero senza guinzaglio, l’avrebbe attaccata ferendole i piedi.
Sul posto si sono precipitati i sanitari del 118, che hanno prestato i primi soccorsi e i primi medicamenti alla bimba, per poi trasportarla in codice rosso all’ospedale viterbese, dove tuttora sarebbe ricoverata.
Nonostante la gravità delle ferite, la piccina non sarebbe in pericolo di vita.
L’intervento dei carabinieri: il cane non è registrato all’anagrafe canina
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri del nucleo forestale. I militari dell’Arma, durante le indagini, hanno riscontrato gravi irregolarità commesse dal proprietario del cane.
In particolare l’omessa custodia di animali pericolosi e la mancata iscrizione del cane all’anagrafe canina.
Per tali violazioni l’uomo sarà sanzionato, mentre per le lesioni procurate dal suo pitbull alla piccola interverrà l’autorità giudiziaria.
Nel frattempo i carabinieri forestali, in collaborazione con il servizio veterinario della Asl, stanno svolgendo le indagini per ricostruire nel dettaglio la dinamica dell’aggressione.
L’episodio di Palermo
Altro caso di cronaca nera che di recente ha visto protagonista un pitbull è stato quello verificatosi a Palermo. In quel frangente però l’animale è stato una vittima.
Il suo proprietario gli ha dato fuoco mentre era vivo, perché riteneva che fosse “posseduto”. Dopo giorni di agonia il cane è deceduto”.
Le associazioni animaliste, dopo l’episodio, hanno chiesto a gran voce al governo di inasprire le leggi per punire barbarie simili.