Berlusconi e Marta Fascina, Sgarbi svela i retroscena delle "nozze non nozze": aneddoti, annunci e regali
Vittorio Sgarbi ha rivelato alcuni aneddoti e retroscena sulle "nozze non nozze" tra Silvio Berlusconi e Marta Fascina, celebrate il 19 marzo
Vittorio Sgarbi, presente alle cosiddette “nozze non nozze” tra Silvio Berlusconi e Marta Fascina, andate in scena nella giornata di sabato 20 marzo a Villa Gernetto, ha rivelato i dettagli del rito simbolico dedicato alla celebrazione dell’amore tra l’ex presidente del Consiglio e la deputata di Forza Italia.
Nozze non nozze tra Berlusconi e Fascina, Sgarbi e il suo invito
In un’intervista al ‘Corriere della Sera’, Vittorio Sgarbi ha spiegato la sua presenza alle “nozze non nozze” di Berlusconi e Marta Fascina: “Venerdì ho chiamato Berlusconi del tutto ignaro del matrimonio per invitarlo il 5 maggio, giorno della morte di Napoleone, a Possagno, dove c’è il più bel museo canoviano, precettandolo di celebrare il suo matrimonio lì. La cappella di villa Gernetto che è canoviana è ormai spoglia e io ricomporrò le sculture nel museo Canova di Possagno, ricostituendo la cappella della villa di Lesmo per una seconda celebrazione nuziale. Non ho fatto in tempo a completare il discorso che Silvio mi ha interrotto: ‘Vittorio, il matrimonio sarà domani. Vieni, vieni!'”.
Il critico d’arte ha poi aggiunto: “Il mio invito non prevedeva la partecipazione al rito in cappella fissato per le 11. Ho preso parte solo alla festa“.
Sgarbi ha tenuto a precisare di non essersi “imbucato”: “Nessuna persona di buon senso si presenta a un matrimonio senza un invito. Non sono un giornalista, ma un vecchio amico, leale”. E ancora: “Solo 3 tra gli invitati eravamo fuori dall’ambito familiare: Matteo Salvini, Gigi D’Alessio e io. Siamo tutti e tre amici potenziati”.
L’arrivo di alcuni ospiti a Villa Gernetto.
Nozze non nozze tra Berlusconi e Fascina: gli aneddoti di Sgarbi
Vittorio Sgarbi ha rivelato alcuni aneddoti sulla festa: “Gli invitati sono stati accompagnati a fare un giro nelle varie stanze. Silvio ha fatto il padrone di casa, sempre accanto a Marta, di bianco vestito e felicissima per la festa”.
Sulla presenza di Gigi D’Alessio ha rivelato: “Nel corso della festa Silvio si è alzato e lo ha elogiato ‘per la sua bontà’. Il Cavaliere ha raccontato davanti a tutti di averlo chiamato all’ultimo momento, praticamente il giorno prima, perché non aveva trovato la disponibilità di Apicella. E D’Alessio si è subito mobilitato”.
Poi, sul pranzo: “Poco prima dell’arrivo del pacchero alla Vittorio, Berlusconi si è alzato e ha annunciato che ci sarebbe stato consegnato un grembiule bianco per impedire di sporcarci. Sul grembiule c’era scritto: ‘Oggi sono goloso con Silvio e Marta‘”.
Sgarbi ha rivelato che Berlusconi ha preso la parola al microfono in 5 occasioni: “Silvio girava per i tavoli, è venuto da me un paio di volte a festeggiare. Si è preso la scena, come solo lui sa fare. Per 5 volte ha preso il microfono. La prima per elogiare D’Alessio e la sua generosità. Poi per fare un duetto con l’amico Fedele al pianoforte, cantando in francese. La terza per annunciare l’arrivo della torta nuziale e per le foto con gli sposi”.
Sulle parole di Berlusconi su Salvini, definito “amico vero“, il critico d’arte ha spiegato: “Davanti alla torta nuziale Berlusconi chiamava le persone a farsi fotografare. A un certo punto ha chiamato Salvini che era un po’ riottoso, per timidezza. Quando è arrivato, come si fa con un vincitore della boxe, Berlusconi ha detto quelle parole. Ha voluto dirgli che lo stimava sul piano personale”.
Ancora Sgarbi: “La cosa più emozionante è stato il discorso finale. È stato un discorso d’amore in cui quello che è sembrato un matrimonio teatrale si è dimostrato essere più autentico di un rito religioso o amministrativo. Silvio è diventato sposo e celebrante. Davanti a tutti ha detto: ‘Questa è la mia sposa, questa è donna che amo, è una fortuna insperata avere lei al mio fianco’. Eliminando così l’elemento di ‘diffidenza’ proprio del contratto matrimoniale, con testimoni, preti e sindaci”.
Berlusconi e Marta Fascina, secondo rito in arrivo?
Vittorio Sgarbi ha concluso l’intervista con una rivelazione: “Adesso aspetto Berlusconi a Possagno, per un secondo rito in nome dell’Arte”.