Ben Gvir contro l'accordo per la tregua a Gaza, ministro di Israele verso le dimissioni
Il ministro israeliano per la Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gvir avrebbe annunciato le dimissioni perché contrario alla tregua tra Hamas e Israele
Il ministro israeliano della Sicurezza Itamar Ben Gvir è contrario all’accordo firmato tra Hamas e Tel Aviv, per questo ha annunciato l’intenzione di presentare “lettere di dimissioni“. Secondo le ultime indiscrezioni il governo potrebbe spostare la votazione a sabato 18 gennaio e da quel momento i ministri avranno 48 ore per rivolgere alla Corte Suprema i propri ricorsi.
- Ben Gvir contrario all'accordo
- L'accordo tra Israele e Hamas
- La reazione di Biden sul possibile slittamento
Ben Gvir contrario all’accordo
Come riporta Corriere della Sera Itamar Ben Gvir, il ministro israeliano della Sicurezza Nazionale si dimostra contrario all’accordo firmato tra Israele e Hamas.
“Se l’accordo sul rilascio dei rapiti sarà approvato, presenteremo lettere di dimissioni e non faremo parte del governo”, fa sapere Ben Gvir.
Fonte foto: ANSA
“Ritorneremo a far parte dell’esecutivo se la guerra a Gaza riprenderà”, conclude il ministro. Come riportato in apertura, Israele potrebbe rimandare la votazione a sabato 18 gennaio e da quel momento i ministri avranno 48 ore di tempo per presentare il ricorso presso la Corte Suprema.
A parlare delle possibili dimissioni del ministro, nelle ultime ore, è stato anche il più stretto collaboratore di Netanyahu Natan Eshel. La notizia è stata riportata anche dai media israeliani.
L’accordo tra Israele e Hamas
Il 15 gennaio 2025 a Doha è stato confermato l’accordo per la tregua sulla Striscia di Gaza tra Hamas e Israele. L’accordo prevede un cessate il fuoco in Palestina della durata di sei settimane durante le quali dovranno essere liberati i 33 ostaggi israeliani in cambio di diverse centinaia di prigionieri palestinesi (mille, all’incirca), oltre al ritiro delle truppe di Tel Aviv da alcune aree lungo la Striscia.
La tregua dovrebbe scattare domenica 19 gennaio e sarà articolata in tre fasi. Oltre alle condizioni già citate – che troveranno attuazione nelle prime due fasi – l’ultima prevede la restituzione dei corpi degli ostaggi israeliani alle famiglie.
La reazione di Biden sul possibile slittamento
Appresa la notizia del possibile slittamento dell’attuazione dell’accordo sugli ostaggi – da venerdì 17 a sabato 18 – dalla Casa Bianca arriva la reazione stupita di Joe Biden.
Channel 12 riporta che il presidente uscente degli Stati Uniti sarebbe “furioso” in quanto, secondo Washington, uno slittamento potrebbe complicare le operazioni.
