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Beatrice Venezi contro Maria Rosaria Boccia, direttrice d'orchestra all'attacco per difendere Giorgia Meloni

Beatrice Venezi torna ad attaccare Maria Rosaria Boccia che le mosse pesanti accuse durante un'intervista. La direttrice d'orchestra ha inoltre difeso Giorgia Meloni

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Nuovo round nello scontro a distanza fra Beatrice Venezi e Maria Rosaria Boccia: la direttrice d’orchestra ha commentato le accuse mossele dall’ex collaboratrice di Sangiuliano al ministero della Cultura e ha difeso la posizione della premier Giorgia Meloni. In particolare, Venezi ha respinto l’addebito di conflitto di interessi e di favoritismo politico e ha lanciato una stilettata alla stampa tirando in ballo la “sciatteria dei giornalisti”.

Le accuse di Boccia a Venezi

La vicenda è delicata: il caso Boccia-Venezi (spin-off del caso Boccia-Sangiuliano) è scoppiato alcuni giorni fa, quando l’ex collaboratrice di Gennaro Sangiuliano ha raccontato la sua verità ai microfoni di In Onda, trasmissione condotta da Luca Telese e Marianna Aprile su La7.

In quell’occasione Maria Rosaria Boccia riferì di un presunto conflitto d’interessi che investirebbe tutti i consiglieri ministeriali, inclusa Venezi.

Beatrice VeneziFonte foto: IPA

24 giugno 2023, Beatrice Venezi al Taormina Film Fest.

“… Tutti hanno conflitti di interesse. Beatrice Venezi, ad esempio, è consigliera per la musica, ben retribuita. Lei è anche direttrice di un teatro, fa concerti privati retribuiti e si esibirà anche per il G7 Cultura e il ministero le riconosce un cachet”, disse Boccia. E Venezi annunciò querele.

Beatrice Venezi attacca Maria Rosaria Boccia

Successivamente, raggiunta dal Fatto Quotidiano, Venezi è tornata sulla vicenda togliendosi qualche macigno dalla scarpa.

Prima i puntini sulle i per quanto riguarda l’accusa di conflitto d’interessi: “Per il concerto del G7 della Cultura a Pompei del 20 settembre non c’è alcun contratto”.

Poi un commento generale sulla vicenda Boccia-Sangiuliano, definita una “rappresentazione della donna che speravo fosse ormai superata. Nessuno esce vincitore”.

Poi l’attacco alla stampa e la difesa della premier: “La signora Boccia si metta l’animo in pace: io non sono al suo livello, né lo sarò mai. Nuocere in questo modo a Giorgia Meloni o ad altri esponenti del partito? No, questa è semplice sciatteria dei giornalisti che non hanno verificato”.

Al cronista che domanda se ci sia conflitto tra l’incarico di consigliere musicale del ministro, pagato 30mila euro, e quello di direttore d’orchestra, la diretta interessata risponde in questi termini: “Non ho mai diretto concerti organizzati dal ministero. Il mio è un incarico di mera consulenza tecnica che non impedisce a un libero professionista di proseguire nello svolgimento della propria attività principale”.

Le critiche alla sinistra

Venezi non ha mai fatto mistero di avere il cuore che batte a destra, né di essere un’amica intima di Giorgia Meloni. Venezi si allinea alle posizioni di chi ritiene che in Italia la sinistra si sia arrogata una posizione di predominio nell’ambito della cultura.

“La sinistra – ha concluso la direttrice d’orchestra – detta legge perfino nelle città e nelle regioni dove governa la destra! Serviranno decenni per riequilibrare il sistema, a prescindere da chi governa il nostro Paese”.

Al di là dei botta e risposta mediatici, si attendono adesso gli sviluppi giudiziari della questione. Il caso andrà ad aggiungersi agli altri possibili filoni di indagine nati dal caso Boccia-Sangiuliano.

Beatrice Venezi Maria Rosaria Boccia Giorgia Meloni Fonte foto: IPA
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