Battiato, "cantautore impegnato": i versi a sfondo sociopolitico
Franco Battiato è stato un cantautore che non ha mai nascosto il suo interesse verso la politica e i temi sociali. Ecco i suoi versi più belli
Franco Battiato è stato un indiscusso genio, che con la sua impronta ha permesso alla musica italiana d’autore di raggiungere nuove vette. La sua morte lascia un vuoto profondo che proveremo a colmare ricordando i suoi versi e i suoi brani più famosi, molti dei quali di innegabile valore artistico. In particolare, ci soffermeremo su quelli che gli sono valsi in più occasioni la definizione di intellettuale e di “cantautore impegnato”, per via del suo approccio sociopolitico.
“La cura”
Il primo verso che tutti, ma proprio tutti, riconosceranno, è quello di una delle sue canzoni più amate: “La cura”. “E guarirai da tutte le malattie / Perché sei un essere speciale / Ed io avrò cura di te”: è questo il verso con cui Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica, ha scelto di ricordare Battiato in un tweet annunciandone la morte.
“Povera patria”
Sondando i brani più impegnati dal punto di vista sociale e politico, è impossibile non citare praticamente tutto il testo di “Povera patria”. “Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere / Di gente infame, che non sa cos’è il pudore / Si credono potenti e gli va bene quello che fanno / E tutto gli appartiene”.
“Bandiera bianca”
Un concetto simile lo ritroviamo in “Bandiera bianca”: “Quante squallide figure che attraversano il paese / Com’è misera la vita negli abusi di potere / Sul ponte sventola bandiera bianca”.
“Radio Varsavia”
Un altro esempio dell’impegno sociopolitico di Battiato è rappresentato dal brano “Radio Varsavia” che fa riferimento alla repressione in Polonia nei primi anni ’80: “E i volontari laici / Scendevano in pigiama per le scale / Per aiutare i prigionieri / Facevano le bende con lenzuola / E i cittadini attoniti / Fingevano di non capire niente / Per aiutare i disertori / E chi scappava in occidente”.
“Up Patriots to Arms”
Particolarmente significativi anche i primi versi di “Up Patriots to Arms”: “La fantasia dei popoli che è giunta fino a noi / Non viene dalle stelle / Alla riscossa stupidi che i fiumi sono in piena / Potete stare a galla / E non è colpa mia se esistono carnefici / Se esiste l’imbecillità / Se le panchine sono piene di gente che sta male”.
“Ermeneutica”
Chiudiamo questa rassegna con “Ermeneutica”, in cui Battiato fa riferimento al fanatismo descritto come una “mostruosa creatura” e come un “virus”. E fa una critica tutt’altro che velata alla presidenza di George W. Bush: “Gli stati servi si inchinano a quella scimmia di presidente / S’invade si abbatte si insegue si ammazza il cattivo / Si inventano democrazie”.
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