Bambino morto a Roma dopo la caduta dal decimo piano, parla il preside della scuola: le parole sul bullismo
Parla il preside: nessun caso di bullismo alla Scuola Svizzera di Roma. L'istituto era frequentato dal bambino morto dopo la caduta dal decimo piano
Mentre la procura di Roma indaga per istigazione al suicidio in merito alla tragica fine di Valerio, il bambino di 12 anni morto precipitando dal decimo piano di un palazzo in via Igino Giordani nel pomeriggio del 5 dicembre, il preside della scuola esclude che il giovanissimo possa essere stato vittima di episodi di bullismo. “Siamo una famiglia e conosciamo i nostri alunni”, ha commentato.
- Bambino caduto dal decimo piano a Roma
- Il preside esclude l'ipotesi bullismo
- Il regalo per la famiglia di Valerio
Bambino caduto dal decimo piano a Roma
Precipitando nel vuoto, Valerio è atterrato su un cumulo di foglie, che però non è bastato ad attutire a sufficienza la caduta.
Valerio è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Bambino Gesù, dove il suo cuore ha smesso di battere poco dopo data la gravità delle lesioni.
Il complesso di via Igino Giordani al Collatino, nella periferia di Roma, teatro della tragedia
La procura indaga per istigazione al suicidio, sia per non lasciare intentata alcuna strada che per poter sfruttare un tecnicismo che apre le porte a indagini particolarmente approfondite sullo smartphone del bambino. Si cerca di capire se qualcuno possa averlo preso di mira spingendolo a compiere un gesto estremo o se la caduta sia da imputare a una tragica fatalità.
Il preside esclude l’ipotesi bullismo
“Non è una scuola dove ci sono episodi di bullismo. Mi sento di escluderlo. Valerio era ben integrato nella classe. Oggi è stata una giornata estremamente pesante, una giornata che ha colpito tutti. Non ci sono state avvisaglie di nessun tipo”.
Così ha riferito all’Ansa Jonathan Rosa, direttore della Scuola Svizzera di Roma frequentata da Valerio.
“Siamo una famiglia, una famiglia con 450 studenti. Conosciamo davvero i nostri alunni”, ha affermato il dirigente didattico ribadendo che nella comunità “c’è incredulità” per l’accaduto.
Il regalo per la famiglia di Valerio
“Ieri ho avvisato le famiglie. Oggi abbiamo fatto una sospensione della didattica per permettere agli alunni di esprimere le proprie emozioni. Ci vuole tempo per un evento traumatico come questo. Ma abbiamo già parlato con i ragazzi e valuteremo ulteriori interventi”, ha spiegato il preside.
“Abbiamo fatto un libro per esprimere pensieri e ricordi e poi lo consegneremo alla famiglia“, ha aggiunto. La scuola ha anche annullato ogni iniziativa per Samichlaus, ovvero i festeggiamenti per San Nicola.