Nuovo decreto di Natale: quando serve l'autocertificazione
Per gli spostamenti, in base alle circostanze, è necessario avere con sé l'autocertificazione compilata correttamente
Il premier Giuseppe Conte ha dichiarato che “si esce con l’autocertificazione” durante il suo discorso agli italiani per illustrare le nuove misure valide dal 24 dicembre al 6 gennaio. In molti si sono chiesti quando è necessario portare con sé il documento durante le vacanze di Natale.
Dal 21 dicembre scatta il divieto di spostarsi in altre regioni, e rimane comunque valido il coprifuoco dalle 22 alle 5. Per spostarsi in altri territori o durante la notte, per motivi di salute, lavoro, necessità e urgenza e rientrare a casa, è necessario avere con sé l’autocertificazione.
Natale in zona rossa: quando serve l’autocertificazione
Dal 24 al 27 dicembre, dal 31 dicembre al 3 gennaio, e dal 5 al 6 gennaio è possibile spostarsi solo con l’autocertificazione per motivi di lavoro, salute, necessità, come l’assistenza a una persona non autosufficiente.
Resta consentito, come si legge nel nuovo decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, viaggiare per rientrare nella propria residenza, nel proprio domicilio o nell’abitazione che si divide abitualmente con il partner, ma sempre con l’autocertificazione. Sarà possibile inoltre andare a messa o fare attività motoria.
Italia in zona arancione: quando serve l’autocertificazione
Dal 28 al 30 dicembre e il 4 gennaio è vietato uscire dal proprio comune. Per andare in altri comuni, per motivi di lavoro, salute, comprovata necessità e urgenza, è necessario usare l’autocertificazione.
Spostamenti durante i giorni “rossi” di Natale: le deroghe
È necessario ricordare che la deroga per i pranzi e le cene delle feste del nuovo decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale prevede la possibilità di ospitare due persone esterne al nucleo familiare, oltre a eventuali minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti. Queste persone possono spostarsi anche con i divieti per raggiungere congiunti non conviventi “una sola volta al giorno” e “verso una sola abitazione”.
Nel provvedimento c’è anche la deroga per i piccoli comuni: ci si può spostare da quelli sotto i 5mila abitanti, ma a una distanza massima di 30 chilometri e non per andare nei capoluoghi di provincia.
Sul modulo dell’autodichiarazione è possibile motivare lo spostamento, oltre per motivi di lavoro, salute e necessità, anche con la voce “altri motivi ammessi dalle vigenti normative ovvero dai predetti decreti, ordinanze e altri provvedimenti che definiscono le misure di prevenzione della diffusione del contagio”.
È possibile scaricare il modulo di autodichiarazione del ministero dell’Interno cliccando qua.