Nuovo aumento dei prezzi delle sigarette dall'8 febbraio: quanto crescono i costi e i marchi interessati
Da sabato 8 febbraio scatta un altro aumento dei prezzi per diversi marchi di sigarette, dopo quello del 23 gennaio. Rabbia di fumatori ed esercenti
Ancora un aumento dei prezzi per le sigarette: dopo quello scattato il 23 febbraio, ne è arrivato un altro a partire dall’8 febbraio, coinvolgendo diversi marchi di sigarette e sigari. Questi rincari derivano dall’aumento delle accise stabilito dalle leggi di Bilancio 2023 e 2024, che hanno incrementato la quota fissa sulle sigarette.
- Stangata sulle sigarette, arriva un altro aumento
- Di quanto aumentano le sigarette
- A cosa è dovuto l'aumento delle sigarette
- Gli aumenti dei prezzi del 23 gennaio
Stangata sulle sigarette, arriva un altro aumento
Piove sul bagnato per chi fuma e per gli esercenti impegnati nel settore dei tabacchi, con l’aumento del prezzo di numerosi marchi di sigarette a partire da sabato 8 febbraio.
L’aggiornamento dei prezzi, pubblicato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, segue i rincari già applicati il 23 gennaio su marchi noti come Marlboro, Philip Morris, Merit, Diana e Chesterfield.
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Il nuovo aumento dell’8 febbraio sul costo delle sigarette arriva dopo il precedente del 23 gennaio
Di quanto aumentano le sigarette
Gli aumenti sulle sigarette cominciano a essere significativi: l’elenco completo dei marchi interessati dagli aumenti è disponibile online sui siti dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e della Federazione tabaccai.
A titolo di esempio, un pacchetto di Camel blue o white arriva a costare 6 euro, mentre per le Winston red, silver e blue servono 5,5 euro.
Anche i sigari subiscono rincari: i Balmoral A-Ejo Torpedo Mk 52 arrivano a 204 euro per 20 pezzi, mentre i Wintermans Corona costano 8,5 euro per 5 unità.
A cosa è dovuto l’aumento delle sigarette
L’incremento dei prezzi è una conseguenza dell’aumento dell’accisa applicata a sigarette e sigari, modificata in base a quanto stabilito dalle leggi di Bilancio 2023 e 2024.
Nello specifico, la manovra economica approvata lo scorso anno ha rivisto al rialzo la quota fissa dell’accisa, portandola da 28,20 euro ogni mille sigarette a 29,50 a partire dal 2025.
Gli aumenti dei prezzi del 23 gennaio
Già il 23 gennaio i prezzi delle sigarette in Italia erano aumentati, con incrementi contenuti di pochi centesimi per pacchetto, variabili a seconda della marca.
Tra i brand più noti, le Marlboro Gold KS e le Chesterfield Blue KS sono passate a 6,50 euro e 5,50 euro, rispettivamente, mentre le Philip Morris Filter Kings sono salite a 5,50 euro.
Sebbene l’impatto sia contenuto, questi aumenti, combinati con quelli precedenti, hanno un effetto sul bilancio quotidiano dei fumatori. La mossa fa parte di un piano pluriennale per ridurre il consumo di sigarette, a tutela della salute pubblica.
