Augias contro Salvini, affronto in tv: "Sono ammirato". L'attacco
Il giornalista Corrado Augias ha lanciato un duro attacco a Matteo Salvini in diretta tv: "Sono ammirato dalla sua capacità di creare un frullatore"
Corrado Augias si è scagliato contro Matteo Salvini nel corso della trasmissione “Carta Bianca” su Rai Tre. La discussione è iniziata parlando delle misure che il governo sta per adottare in vista del Natale, con l’ultimo decreto, quando Augias ha dichiarato: “Serve un principio generale, che va annunciato con anticipo. Andava detto forse prima, perché sono cose che vanno preparate”. Poi ha attaccato il leader della Lega: “Bisogna cercare di frenare il più possibile gli spostamenti e assembramenti. Caro Salvini, è bene che lei a Ovindoli non ci vada”.
Poi, il vero e proprio attacco a Salvini: “Posso avere due minuti? – ha detto Augias – Sono ammirato, devo dire la verità, lo sapevo già ma a vederla dal vivo sono ammirato. Dal vivo è ancora più impressionante, sono ammirato dalla sua capacità di creare un frullatore dove tutto si mescola, dall’Ungheria ai cani per ciechi”.
“Io vorrei riportarla alla domanda che ha fatto Bianca Berlinguer – ha poi spiegato Augias -. Lei ha detto ‘mi occupo dell’Italia’. Bene, occuparsi della Polonia e dell’Ungheria oggi vuol dire occuparsi dell’Italia perché quel veto deve essere superato, perché quei 200 miliardi possano arrivare e possibilmente essere ben spesi”.
“Questo sarebbe un vero tema da leader dell’opposizione”, ha detto Augias mentre Salvini ha cercato di interromperlo dicendo: “A Bruxelles, a trattare con questi signori, c’è Conte non ci sono io“.
Di nuovo Augias: “La signora Berlinguer ha detto che il veto di questi due Paesi contro i nostri diretti interessi, lei che si occupa giustamente dell’Italia, deriva dal fatto che loro non vogliono essere vincolati al rispetto dei diritti umani. Le faccio presente – ha aggiunto Augias – che quando c’è stata la visione di questi due Paesi e di tutti gli altri all’Unione Europea, una delle condizioni era proprio il rispetto dei diritti umani. Quindi la pretesa di oggi è una violazione della promessa fatta allora. Lei, che si occupa dell’Italia, non dovrebbe battersi insieme a noi perché questo ostacolo venga rimosso?”.