Attacchi alla Cassazione sul caso Diciotti, Magi provoca Salvini sul risarcimento: "Dovrebbe pagarlo lui"
Dopo la sentenza della Cassazione che condanna lo Stato a risarcire i migranti bloccati sulla Diciotti, Magi e Bonelli attaccano Salvini: “Paghi lui”
La decisione della Cassazione sul caso Diciotti ha riacceso il dibattito sulle responsabilità dell’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Le Sezioni Unite della Suprema Corte hanno stabilito che il governo dovrà risarcire alcuni migranti eritrei, trattenuti a bordo della nave nell’agosto 2018. Dall’opposizione, Riccardo Magi (+Europa) ha attaccato Salvini, sostenendo che il risarcimento dovrebbe essere pagato dal ministro che impedì lo sbarco.
- La decisione della Cassazione
- Magi contro Salvini: "Paghi lui il risarcimento"
- Cos’è il caso Diciotti
La decisione della Cassazione
Come riporta Ansa, l’ordinanza della Cassazione ribalta una precedente sentenza della Corte d’Appello di Roma e riconosce che il blocco della nave ha comportato una privazione illegittima della libertà personale, imponendo così un risarcimento ai migranti coinvolti. L’importo esatto sarà stabilito da una nuova sezione della Corte d’Appello.
Matteo Salvini ha reagito duramente, definendo la sentenza “vergognosa” e accusando i giudici di una “invasione di campo indebita”.
Fonte foto: ANSA
Migranti eritrei sulla nave Diciotti nell’agosto 2018
Il leader della Lega ha rincarato la dose con toni provocatori: “Se qualche giudice ama così tanto i clandestini, li accolga a casa sua”, aggiungendo che sarebbe utile “allestire un campo profughi davanti alla Cassazione”.
Magi contro Salvini: “Paghi lui il risarcimento”
Dall’opposizione, il segretario di +Europa, Riccardo Magi, ha attaccato direttamente Salvini, affermando che “il risarcimento ai naufraghi della Diciotti è il minimo” e che “dovrebbe essere Salvini a pagarlo, non i cittadini italiani”.
Magi ha ricordato le condizioni critiche in cui si trovavano i migranti durante i dieci giorni di blocco, sottolineando le temperature insopportabili e la disperazione a bordo della nave.
Anche Angelo Bonelli (Alleanza Verdi e Sinistra) ha chiesto che Salvini risponda in prima persona del danno causato, invece di far gravare il risarcimento sulle casse dello Stato. “Non può essere lo Stato a pagare per l’inadempienza di un ministro”, ha dichiarato, accusando Meloni di voler delegittimare la magistratura.
Cos’è il caso Diciotti
Il caso Diciotti è stato uno dei momenti più critici nella gestione dei flussi migratori durante il primo governo Conte. Il 16 agosto 2018, la nave della Guardia Costiera italiana Diciotti soccorse 190 persone nel Canale di Sicilia. L’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ordinò di impedirne lo sbarco per forzare Malta a farsi carico dei migranti.
Ne seguì un lungo braccio di ferro istituzionale e giudiziario: la Procura di Agrigento aprì un’indagine per sequestro di persona, poi trasmessa al Tribunale dei Ministri di Catania, che chiese al Senato l’autorizzazione a procedere contro Salvini.
L’aula respinse la richiesta e il caso venne archiviato, ma sei anni dopo la Cassazione ha riconosciuto che il blocco violò i diritti fondamentali dei migranti, condannando lo Stato italiano al risarcimento.
