AstraZeneca, nuovo annuncio dell'Aifa: svolta per le vaccinazioni
Il direttore dell'Aifa ha chiarito che il vaccino AstraZeneca è sicuro. Rezza ha annunciato che servirà raddoppiare le somministrazioni
Anche l’Agenzia italiana del farmaco ha dato il via libera al vaccino AstraZeneca. Dopo il pronunciamento dell’Ema, il comitato dell’Aifa ha ratificato e quindi “revocato il divieto di uso” per questo siero anti Covid: lo ha annunciato il direttore generale Nicola Magrini durante la conferenza stampa organizzata dal ministero della Salute. Per recuperare i ritardi accumulati nella campagna vaccinale, Gianni Rezza ha annunciato l’intenzione di raddoppiare le somministrazioni.
Vaccino AstraZeneca, il verdetto dell’Aifa
“I benefici del vaccino AstraZeneca superano di gran lunga i rischi – ha chiarito il direttore dell’Aifa Nicola Magrini – e che il siero è sicuro ed efficace per ogni fascia di età. Non è associato a un aumento di rischio tromboembolico né ci sono problemi relativi ad alcuni lotti”.
“L’Aifa – ha aggiunto Magrini – pubblicherà nei prossimi giorni un documento ufficiale contro ogni uso profilattico di farmaci anticoagulanti. Non c’è motivo di fare trattamenti né preventivi né successivi alla vaccinazione per prevenire degli eventi che sono rarissimi e non ancora correlati al vaccino, in nessuna categoria di pazienti. Non ci saranno avvertenze speciali per gravidanze o allattamento, né per chi assume pillole anticoncezionali o ha fattori genetici che predispongono alla coagulazione del sangue. Chi si deve vaccinare o si è vaccinato deve stare tranquillo. Se emergono problemi bisogna rivolgersi al proprio medico”.
AstraZeneca, parla Rezza: “Rischioso fermare le vaccinazioni”
In conferenza stampa è intervenuto anche il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza:”La revoca della sospensione del vaccino AstraZeneca per noi è un grande sollievo – ha sottolineato -. Ora dobbiamo dare un’accelerazione forte alla campagna vaccinale e se possibile raddoppiare il ritmo”.
“Dobbiamo tenere conto del fatto – ha poi spiegato Rezza – che abbiamo un’incidenza del Covid-19 particolarmente elevata nel paese, rinunciare alla piena espletazione della campagna vaccinale sarebbe stato estremamente rischioso. In questo momento abbiamo 150 casi per 100mila abitanti. È chiaro che, proprio perché si danno a persone sane, i vaccini devono rispondere ai massimi criteri di sicurezza” e la sospensione temporanea di AstraZeneca è stato un “provvedimento cautelativo basato esclusivamente sul principio della precauzione, proprio per vedere cosa accadeva nei paesi europei in maniera più chiara”.
“Prima del blocco del vaccino AstraZeneca eravamo arrivati a un ritmo di 200mila vaccinazioni al giorno. Ora dobbiamo almeno raddoppiare quella cifra“, ha concluso.
Casi di trombosi, il nodo degli over 55: l’analisi di Locatelli
Il presidente del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli, ha dichiarato in conferenza stampa: “Abbiamo valorizzato il principio della massima precauzione arrivando alla sospensione temporanea del vaccino di AstraZeneca. È stato valutato che su 20 milioni di persone vaccinate in Ue e Gb non ci sono evidenze che il siero AstraZeneca, che copre al 100% per forme gravi, incrementi il rischio di complicanze tromboemboliche. In tutto ci sono 25 casi trombotici su 20 milioni di vaccinati e non è dimostrabile un nesso di causalità”.
“Ricordiamo – ha aggiunto – che l’infezione Covid è assai più pericolosa anche per questo tipo di infezioni”.
In merito alle restrizioni per chi ha più di 55 anni, Locatelli ha sottolineato: “Per i Paesi Ue c’è autonomia e libertà per decidere eventuali restrizioni d’uso. Noi abbiamo valutato collegialmente anche questo aspetto che è stato considerato in maniera chiara e non si è ritenuto che sussistessero i motivi di restrizioni d’impiego sotto i 55 anni. Larga parte delle persone sono state vaccinate sotto quell’età e quindi è quasi fisiologico che i casi si siano concentrati lì”.