Covid, è sicuro fare due dosi di vaccini diversi? Cosa sappiamo
Il presidente dell'Aifa, Giorgio Palù, è intervenuto sul tema della sicurezza della seconda dose del vaccino AstraZeneca
Francesco Paolo Figliuolo ha annunciato che nella settimana dal 15 al 22 aprile arriveranno 4,2 milioni di dosi di vaccini. Tra queste, quelle di AstraZeneca saranno circa 500 mila. Le dosi Pfizer, invece, supereranno i 3 milioni. Un dato che evidenzia, ormai, su quale siero abbia puntato l’Italia per uscire dalla pandemia. Nei confronti di AstraZeneca c’è ancora tanta diffidenza e, sul tema della seconda dose, è intervenuto il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco, Giorgio Palù, attraverso un’intervista al Corriere della Sera.
Covid, è sicuro fare due dosi di vaccini diversi? Risponde Palù
Il presidente dell’Aifa, Giorgio Palù, ha detto che “siamo in guerra contro un nemico terribile, non possiamo ragionare come se vivessimo nella normalità”.
Ma è sicuro farsi somministrare la prima dose di un vaccino, per esempio AstraZeneca, e poi cambiare in occasione della seconda? Palù ha spiegato che in Francia e in Germania gli esperti hanno suggerito di farlo “per le persone con meno di 55 anni e 60 anni, passando rispettivamente al richiamo con Pfizer e Moderna“.
Covid, la seconda dose di AstraZeneca è sicura?
Il virologo ha spiegato che quando un vaccino passa dalla sperimentazione su poche decine di migliaia di persone all’applicazione sul campo con decine di milioni, le evidenze possono consolidarsi e i piani subire modifiche“.
“Non ci basiamo su opinioni – ha aggiunto al Corriere della Sera -, ma su dati pubblicati. Nuove ricerche indicano che la seconda dose può essere ritardata”, come ha fatto il Regno Unito.
Resta il fatto che “i 200 casi di trombosi, molto infrequenti, segnalati dopo la prima somministrazione di AstraZeneca in soggetti giovani, hanno spinto ad alzare la guardia”.
Secondo Palù si tratta di eventi estremamente rari, ma il timore è che un individuo “dopo la prima dose possa ricevere uno stimolo, che però non ha avuto conseguenze, e che la seconda iniezione possa riattivare quel meccanismo con esiti drammatici“. Il virologo, ci tiene a precisare, sottolinea come si sia comunque nel campo delle ipotesi.
Allo Spallanzani si sperimenta con una seconda dose diversa da AstraZeneca
Nel frattempo, come riporta l’Ansa, all’Istituto Spallanzani di Roma partirà la sperimentazione sulla seconda dose con altri vaccini, tra cui il russo Sputnik, dopo la prima di AstraZeneca. Ne ha dato annuncio il direttore sanitario Francesco Vaia, insieme all’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato.
A far parte di questa sperimentazione saranno 600 volontari che, dopo aver ricevuto una dose di vaccino di AstraZeneca, riceveranno quella di Pfizer, Moderna o Sputnik.