AstraZeneca e J&J, quali sono le alternative? Palù fa chiarezza
Giorgio Palù ha fatto il punto sulla campagna vaccinale e i vaccini in arrivo in relazione alla decisione dell'Ema su Johnson & Johnson e AstraZeneca
L’Ema si è pronunciata sul vaccino di Johnson & Johnson: alla decisione dell’Agenzia europea per i medicinali ha fatto da eco una circolare del ministero della Salute che, come per quello di AstraZeneca, ne raccomanda un uso preferenziale per le persone sopra ai 60 anni d’età. Ad aprile la Food and Drug Administration americana aveva infatti segnalato alcuni eventi avversi gravi in seguito alla somministrazione del vaccino Janssen, posticipando quindi la somministrazione dello stesso anche in Europa.
Vaccini AstraZeneca e Johnson & Johnson, Palù (Aifa) fa il punto
In un’intervista del Corriere della Sera Giorgio Palù, presidente dell’Aifa e membro del Cts, ha fornito alcuni chiarimenti in merito a questi due vaccini e le sue alternative. Innanzitutto, Palù ha ricordato che quelle dell’Ema sono semplici raccomandazioni e non dei veri e propri divieti: in pratica, qualora dovesse verificarsi una carenza di forniture, non si esclude di poter utilizzare Vaxzevria e Janssen anche per le persone con meno di 60 anni.
L’esperto ha poi sottolineato che “il rapporto tra rischi e benefici dei due vaccini basati su vettore adenovirale resta ampiamente a vantaggio dei benefici” e che le trombosi sono comunque fenomeni molto rari.
Le alternative e le nuove forniture
Ma una carenza di forniture, ha ricordato Palù, è al momento poco probabile: “Pfizer-BioNTech ha incrementato nel secondo semestre la sua offerta con oltre 6 milioni di dosi aggiuntive, Moderna ha promesso la consegna di lotti pari a 4,7 milioni di dosi. Quindi la situazione è tale che si potrebbe anche non dover ricorrere alla somministrazione dei vaccini J&J e AZ sotto i 60 anni”.
Oltre ai vaccini di Pfizer-BioNTech e Moderna, Palù ha inoltre suggerito che presto potrebbe essere approvato un altro vaccino a mRna (quindi con la stessa tecnologia degli altri due), quello di CureVac, la cui disponibilità prevista è di “oltre 7 milioni di dosi nel secondo trimestre”.