Asintomatici, nuova scoperta cambia tutto: il ruolo nel contagio
Novità sugli asintomatici: non solo sono in grado di trasmettere la Covid-19, ma la loro carica virale rimane alta a lungo
Un nuovo studio getta una nuova luce sul ruolo degli asintomatici nel contagio da coronavirus. È stato dimostrato, infatti, che anche coloro che non manifestano sintomi potrebbero trasmettere il Sars-Cov-2, contribuendo alla diffusione dell’epidemia. A dirlo è uno studio condotto in Corea del Sud.
La ricerca ha preso in considerazione un gruppo cospicuo di individui seguiti a lungo nel tempo in un centro di assistenza a Cheonan, ed è emersa una novità sugli asintomatici, ovvero circa il 30% di tutte le persone positive al tampone per il virus.
Secondo i ricercatori, come riporta uno studio pubblicato sulla rivista Jama Internal Medicine, chi non ha sintomi presenta una carica virale (concentrazione di virus in naso e gola) del tutto corrispondente a un positivo con sintomi, e conserva questa carica virale a lungo, quindi è potenzialmente contagioso.
Condotto presso il Policlinico Universitario Soonchunhyang a Seul e Soonchunhyang University College of Medicine, lo studio ha coinvolto in tutto 303 individui che sono rimasti isolati e monitorati nel centro di assistenza dopo un focolaio che era scoppiato in una congrega religiosa.
Su 303 positivi al tampone, di cui 110 inizialmente senza sintomi, sono emersi 89 rimasti sempre completamente asintomatici, fino a che il tampone non è tornato negativo. Confrontandoli con i pazienti che hanno sviluppato sintomi, è emerso che gli asintomatici presentavano la stessa concentrazione di virus in naso e gola di un positivo con sintomi.
Un’altra importante scoperta è che la carica virale rimane alta a lungo nell’asintomatico, per un numero di giorni (mediamente 17 giorni) equiparabile a quello di un paziente (19 giorni e mezzo).
Sai tratta di uno studio rilevante sia per l’ampiezza del campione di individui coinvolto e a lungo monitorato, sia perché i ricercatori hanno accuratamente distinto gli asintomatici dai pre-sintomatici, aspetto che nei precedenti lavori di questo tipo è sempre rimasto poco accurato.
Stando bene, hanno concluso i ricercatori, gli asintomatici continuano a condurre la loro vita di sempre; tuttavia la necessità di cautela resta, perché comunque, non tossendo né starnutendo, gli asintomatici potrebbero avere complessivamente minori possibilità di farsi veicolo di contagio.