Asia Argento, sobria da tre anni, racconta della dipendenza dall'alcol: “Ho molta paura di tornare dov’ero”
Presentando il nuovo film di cui è protagonista, l’attrice Asia Argento racconta del percorso per salvarsi dalla dipendenza
Asia Argento si trova alla Biennale di Venezia per presentare Selon Joy, pellicola diretta dalla regista Camille Lugan, che la vede vestire i panni della matura capobanda di una baby gang. Un personaggio negativo, che trascina i più giovani e fragili in un vortice di violenza e criminalità. Il contrario di quel che Argento sta attuando su sé stessa, impegnata in un personale percorso di disintossicazione e salvezza.
- Asia Argento, tre anni di sobrietà
- Il rapporto con la madre e il padre Dario
- Il commento sull’ex Morgan: “Una persona malata”
Asia Argento, tre anni di sobrietà
Intervistata dallo scrittore candidato al Premio Strega Jonathan Bazzi per il Corriere della Sera, Asia Argento racconta i suoi primi tre anni da sobria, ormai libera dalle dipendenze, ma non senza paura.
L’attrice parla della disintossicazione come una “grazia. Chi ha una dipendenza vera difficilmente riesce a smettere. Direi un cinque per cento. E tutti quelli che ci riescono parlano di grazia: è inspiegabile il motivo per cui alcuni ce la fanno e gli altri no”.
Asia Argento
Lei ce l’ha fatta, ma la dipendenza è una spada di Damocle sul capo: “Ho molta paura di tornare dov’ero. Perché la mia naturale condizione sarebbe di andare verso il buio. Le voci, i pensieri parassiti: una sorta di vergogna che ho sin da piccola, un senso di spavento quando devo stare in mezzo agli altri”.
Ma, giorno dopo giorno, si impegna a tenere lontani quei “pensieri parassiti”, attraverso “pratiche quotidiane, come la meditazione, per non ricaderci. Quarantacinque minuti, un’ora: ogni mattina”.
Il rapporto con la madre e il padre Dario
“Il problema delle dipendenze nella mia famiglia va indietro di tante generazioni” spiega l’attrice, figlia del regista Dario Argento e dell’attrice Daria Nicolodi.
“Mia madre beveva ed era violenta”, così come nonne e bisnonne, “la poetessa, l’attrice, la filosofa: una suicida, un’altra morfinomane… Mi dicevo: non sarò mai come loro. Alla fine, sono diventata quello che non volevo: alcolista anch’io, come mia madre”.
Distante, invece, il padre Dario: “Mi vedeva in quello stato, io pensavo: ‘Ma perché non gliene frega niente che sto così?’. Ma ha 84 anni: parlare di queste cose non fa parte della sua educazione. Negli ultimi anni il nostro rapporto è migliorato”.
Il commento sull’ex Morgan: “Una persona malata”
Nel corso della lunga intervista, Asia Argento torna a parlare di Morgan, all’anagrafe Marco Castoldi, con il quale ha avuto una lunga relazione e una figlia: “Marco è una persona malata che ancora non ha iniziato un cambiamento. […] Gli ultimi fatti legati a Marco sono terrificanti, ma se lui avesse avuto la grazia di desiderare di rimanere pulito non si sarebbe comportato in quel modo”.
Argento si riferisce al recente caso di stalking e minacce di cui si è macchiato il cantautore, accusato di perseguitare l’ex compagna Angelica Schiatti.
“Non lo sto giustificando – ribadisce la regista – anzi forse pagare può essere l’unica cosa in grado di fermare il suo autolesionismo”.