Arrestato stalker di Angelina Mango a Ferrara: perseguitava la cantante e la madre con lettere e messaggi
Lo stalker di Angelina Mango, già ai domiciliari, è stato arrestato a Mesola (Ferrara) e portato in una struttura psichiatrica
Per mesi ha perseguitato Angelina Mango e sua madre, ex moglie del compianto Pino Mango. Ora lo stalker, un 49enne della provincia di Ferrara, è stato arrestato dai carabinieri e portato in una struttura psichiatrica.
- Arrestato stalker di Angelina Mango
- La denuncia di Angelina Mango: lettere e messaggi
- Ricoverato in una struttura psichiatrica
Arrestato stalker di Angelina Mango
Lo stalker di Angelina Mango è stato arrestato nella giornata di martedì 21 maggio dai carabinieri di Mesola, in provincia di Ferrara.
Come riporta Il Resto del Carlino, i militari hanno prelevato l’uomo dalla sua casa, dove si trovava ai domiciliari da febbraio, e lo hanno portato nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Sant’Anna di Cona, dove sarà piantonato dal personale della polizia penitenziaria.
Lo stalker è stato arrestato dopo la denuncia di Angelina Mango
La denuncia di Angelina Mango: lettere e messaggi
L’uomo, 49enne pregiudicato residente a Mesola (Ferrara), era finito agli arresti domiciliari lo scorso febbraio, dopo la denuncia per stalking presentata nel Milanese da Angelina Mango e da sua madre, Laura Valente.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il 49enne da tempo tempestava la cantante 23enne e la madre con messaggi WhatsApp e raccomandate, tanto da minarne la serenità quotidiana.
Oltre a porlo ai domiciliari, il gip del tribunale di Milano gli aveva vietato di comunicare con qualsiasi mezzo con le vittime. Lui invece aveva continuato imperterrito a mandare loro lettere e messaggi.
Ricoverato in una struttura psichiatrica
Pertanto il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Milano, una volta valutati gli elementi raccolti dalla procura del capoluogo lombardo, ha deciso di applicare all’uomo una misura più restrittiva.
I carabinieri lo hanno quindi prelevato dalla sua abitazione lo hanno condotto nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Cona. Ulteriori provvedimenti verranno presi solo dopo una valutazione circa la sua eventuale infermità mentale.