Arrestato il figlio dell'uomo trovato morto a Scandicci: era stato condannato anche per la morte della madre
85enne trovato morto a Scandicci, arrestato il figlio che era già stato condannato per omicidio preterintenzionale dopo il decesso della madre
Arrestato il figlio 56enne dell’uomo di 85 anni trovato morto nella sua casa di Scandicci (Firenze). I carabinieri, dopo essere riusciti a rintracciare il 56enne che si era reso irreperibile per un paio di giorni, hanno deciso di sottoporlo a fermo di indiziato di delitto per l’ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia aggravati dall’evento morte. Dopo le formalità di rito, il presunto aggressore è stato condotto presso la casa circondariale di Sollicciano. Il gip ha infine convalidato il fermo.
- Scandicci, arrestato il figlio dell'anziano trovato morto
- La condanna per la morte della madre
- Le indagini e l'esito dell'autopsia
Scandicci, arrestato il figlio dell’anziano trovato morto
L’anziano è stato trovato senza vita in casa lunedì scorso. I carabinieri si sono subito attivati e, dopo qualche giorno di indagini, sono arrivati alla conclusione che l’85enne non sarebbe deceduto per una causa naturale, bensì per un’azione violenta.
Con l’accusa di maltrattamenti, mercoledì sera il figlio della vittima è stato arrestato.

La condanna per la morte della madre
Soltanto un mese fa il 56enne è stato condannato in primo grado per l’omicidio preterintenzionale della madre, deceduta nell’ottobre 2022; però è stato assolto dall’accusa di maltrattamenti verso il padre in quanto quest’ultimo non aveva presentato denuncia per i fatti avvenuti poco più di due anni fa.
L’uomo in questi anni di processo è quasi sempre rimasto a piede libero. I giudici, dopo la sentenza, gli avevano revocato il divieto di avvicinamento al padre. Lunedì scorso l’anziano è stato trovato senza vita, disteso sul letto con diversi lividi sul corpo.
Le indagini e l’esito dell’autopsia
Gli inquirenti, sotto il coordinamento della Procura, hanno dato il via alle indagini. Secondo quanto emerso, il figlio si sarebbe reso conto della dipartita del genitore in quanto avrebbe chiamato la propria fidanzata residente all’estero informandola del decesso. Poi ha fatto perdere le proprie tracce per un paio di giorni.
Una volta rientrato in casa, i carabinieri lo hanno sorpreso con uno zaino pieno di vestiti. Quando gli è stato chiesto del padre, non avrebbe saputo dare chiarimenti. Indiziato di maltrattamenti in famiglia aggravati dall’evento morte, è stato trasferito al carcere di Sollicciano.
Nelle scorse ore sono poi giunti gli esiti dell’autopsia che ha corroborato la tesi degli investigatori.
Secondo il medico legale, il decesso sarebbe stato causato da un’azione violenta. L’1 febbraio il gip ha convalidato il fermo e ha riconosciuto che si è innanzi a un “grave quadro indiziario e al pericolo di fuga”.
L’accusato, durante l’interrogatorio di convalida, ha affermato di non aver aggredito il padre.
