Antonella Viola contro il vino e gli alcolici: "Chi beve ha cervello piccolo". Poi il paragone con l'amianto
La ricercatrice e biologa Antonella Viola va all'attacco del vino, considerato dannoso alla pari delle sigarette
Anche Antonella Viola decide di bocciare il vino e le bevande a base di alcol. Dopo la decisione da parte dell’Irlanda di chiedere all’Ue la possibilità di apporre agli alcolici l’etichetta “nuoce alla salute” come per le sigarette, anche la biologa e docente dell’Università di Padova va all’attacco della bevanda e lancia degli avvertimenti sui danni alla salute.
Viola contro il vino e gli alcolici
Nel corso di una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, la ricercatrice Antonella Viola non ha usato mezzi termini per sottolineare quanto gli alcolici, vino compreso, siano dannosi per la salute dell’uomo. Le parole della biologa, però, fanno discutere.
“Siamo abituati a pensare che è l’abuso che fa male, ma non è così” ha detto Viola al Corriere, spiegando che studi recenti hanno dimostrato che “uno o due bicchieri di vino al giorno possono alterare la struttura cerebrale”. Nello specifico la ricercatrice ha sottolineato che “chi beve ha il cervello più piccolo”.
A chi gli chiede allora l’alternativa agli alcolici, per esempio, per l’aperitivo, la studiosa sottolinea: “Succo di pomodoro”. Viola ha infatti spiegato che anche l’analcolico è dannoso perché “contiene troppi zuccheri inutili che fanno ingrassare”.
Il paragone tra il vino e l’amianto
Una parte importante e dura dell’intervista concessa al quotidiano è il passaggio in cui Viola ha paragonato il vino, più nello specifico gli alcolici, ad amianto e benzene. Infatti, cita la studiosa, “l’alcol è incluso nella lista delle sostanze cancerogene di tipo 1, come amianto e benzene“.
La ricercatrice, parlando di alcuni studi, ha infatti sottolineato che esiste un legame chiaro tra alcol e “tumori al seno, del colon-retto, al fegato, all’esofago, a bocca e gola”. “Le donne che bevono uno o due bicchieri di vino al giorno hanno un rischio aumentato del 27% di sviluppare il cancro alla mammella” ha spiegato.
Antonella Viola, biologa, ricercatrice e docente universitaria
Il caso dell’Irlanda
Il clamore della notizia sul vino “dannoso” arriva poche settimane dopo la decisione dell’Irlanda di apporre una discutibile dicitura sulle bottiglie di alcolici. Nel giugno scorso, infatti, l’Eire ha notificato all’Ue il progetto di legge per apporre sulle bottiglie avvertimenti sui rischi sanitari del consumo di alcol e sul suo “legame diretto con i tumori mortali“.
Decisione che sembra essere pronta a entrare ormai in vigore. La dicitura, che in tanti ricordano per averla già vista sui pacchetti di sigarette, sarebbe la diretta quanto mai pesante “nuoce alla salute”. Parole dure, anzi durissime per un prodotto che fa le fortune di tanti Paesi, Italia inclusa, che sono pronti ad alzare le barricate a difesa del patrimonio della tradizione.
E Viola, citando il caso al Corriere, spiega che le etichette sulle bottiglie vanno messe: “Con le sigarette ha funzionato, quell’avviso ha ridotto il consumo di tabacco”.