Allarme diossina a Palermo dopo l'incendio alla discarica: valori dieci volte superiori al limite
Dopo l'incendio alla discarica, l'Arpa ha rilevato un'alta concentrazione di diossina nell'aria di Palermo
Allarme diossina a Palermo. L’Arpa ha rilevato la presenza della sostanza nell’area dopo il vasto incendio che ha interessato la discarica di Bellolampo, dove fino a lunedì venivano smaltiti i rifiuti provenienti dal capoluogo siciliano e dai comuni limitrofi.
- Diossina nell'aria dopo gli incendi
- Il sindaco: "Attivata task force"
- Rischio per terreni e ciclo alimentare
Diossina nell’aria dopo gli incendi
Dopo i roghi dei giorni scorsi nella discarica di Palermo, l’Arpa Sicilia ha registrato un’alta concentrazione di diossina nell’aria. Sostanze tossiche che hanno raggiunto i quartieri residenziali di Palermo, secondo i rilievi effettuati dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente nei pressi della località Inserra, all’ingresso di un complesso residenziale.
“La determinazione di diossine sull’aria campionata nei pressi della località Inserra, dalle ore 22:00 del 24 luglio alle ore 22:00 del giorno dopo ha restituito una concentrazione pari a 939 TE fg/m3”, si legge nel sito dell’Arpa.
“I risultati riflettono la formazione di diossine e furani e la loro presenza in aria ambiente, che costituisce un dato da attenzionare. I valori di concentrazione riscontrati sono indicativi della presenza di una fonte emissiva locale”.
Si tratta di un valore quasi dieci volte superiore al limite di 100 femtogrammi per metro cubo previsto dall’Organizzazione mondiale della sanità nelle Linee guida per la qualità dell’aria in Europa.
Il sindaco: “Attivata task force”
“Come specificato dalla relazione dell’Arpa, si precisa che l’eventuale esposizione a diossine e furani non pone rischi connessi alla inalazione diretta, ma si rende comunque necessario solo verificare la presenza di eventuali residue concentrazioni sul terreno”, afferma in una nota il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.
“Il Comune di Palermo – spiega – ha immediatamente attivato una task-force composta dalle competenti istituzioni tecniche per verificare se siano necessari specifici provvedimenti da assumere nelle prossime ore, nelle more degli ulteriori rilevamenti”.
Rischio per terreni e ciclo alimentare
Come spiegato dall’Arpa, la presenza della diossina nell’aria non è pericolosa, non comporta rischi per la salute se viene inalata. I rischi derivano dall’ingestione: la sostanza tossica si deposita nel terreno e può entrare nella catena alimentare, dagli ortaggi al latte e alla carne.
“Mi pare che l’aria ormai a Palermo sia sufficientemente pulita, il problema è che la diossina si è depositata sui terreni circostanti e quindi potrebbe entrare nel ciclo alimentare se si consumassero verdure o latte ricavato da mucche che pascolano in quella zona”, ha dichiarato il capo regionale della Protezione Civile, Salvo Cocina.