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Allarme della polizia postale sulle ultime truffe telefoniche e WhatsApp, dal curriculum a "vota mia figlia"

La polizia postale ha pubblicato una comunicazione che avvisa gli utenti sulle possibili nuove truffe in circolazione, come evitarle e difendersi

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Le truffe in circolazione sono sempre più varie e numerose. La polizia postale ha pubblicato una comunicazione per avvisare i cittadini su quali sono le strategie utilizzate dagli hacker per rendere credibili le nuove frodi telefoniche che mirano a superare la naturale diffidenza degli utenti.

Le truffe su Whatsapp del “curriculum” e “vota la figlia”

Una truffa molto diffusa è quella del “curriculum“. Le vittime sono in particolare le persone in cerca di lavoro. A loro arriva una telefonata in cui una voce registrata dice di aver “ricevuto il suo curriculum” e  invita l’utente ad avviare una conversazione in chat per un’inattesa proposta di lavoro.

Un’altra frode, forse ancora più subdola, è quella in cui si riceve l’invito a votare per la “figlia di un amico“. Su Whatsapp arriva il messaggio da parte di un contatto registrato in rubrica, in cui si legge: “Ciao! Per favore votate… è la figlia della mia amica, il premio principale è una borsa di studio”.

Il logo della polizia postaleFonte foto: ANSA

Il logo della polizia postale

Il messaggio contiene un link da cliccare per partecipare al concorso. La proposta potrebbe sembrare innocua, una semplice richiesta di supporto da parte di un amico.

In realtà il messaggio non è stato davvero inviato dal proprio contatto in rubrica ma da cybercriminali entrati in possesso del suo account.

Cliccando sul link, la vittima, a sua volta, comunica i propri dati personali, permettendo ai malfattori di accedere ai contatti presenti in rubrica, impadronirsi degli account e rubare l’identità per commettere altre truffe.

Come proteggersi dalle truffe

Sempre la polizia postale suggerisce alcune mosse per difendersi dalle truffe online o via telefono e, in generale, dai casi di phishing.

Per prima cosa bisogna proteggere i propri dati con cura e non comunicarli mai su richieste ricevute tramite messaggi, e-mail o al telefono. È inoltre utile proteggere i device da virus e malware con un buon antivirus. Non si deve mai cliccare su link sospetti o di cui non si conosca la provenienza e non aprire allegati senza aver verificato l’autenticità della comunicazione.

Per quanto riguarda la truffa di Whatsapp sul voto alla presunta figlia di qualcuno, se si fa ben caso alla foto ci si accorge che è stata fatta con l’intelligenza artificiale.

Da qui, un modo per proteggersi è anche quello di fare sempre molta attenzione ai dettagli contenuti in un messaggio ambiguo, quindi controllare le foto, lo stile di scrittura, per esempio se ci sono errori grammaticali, ed eventualmente chiamare al telefono la persona che ha inviato il messaggio per accertarsi che la richiesta di cliccare su un link o votare qualcuno sia arrivata davvero da un proprio conoscente.

Truffa Whatsapp, allarme polizia postale Fonte foto: ANSA
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