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Alex Marangon picchiato prima di finire nel Piave, dopo esito dell'autopsia si indaga per omicidio volontario

La morte di Alex Marangon imputabile a cause violente, il giovane sarebbe stato picchiato: si indaga per omicidio volontario

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Nessuna caduta accidentale, escluso il suicidio: Alex Marangon sarebbe stato ucciso. È questa la pista che stanno seguendo gli investigatori che indagano sulla morte del 25enne di Marcon (Venezia), trovato morto il 2 luglio in un isolotto nel fiume Piave, nel Trevigiano. Il procuratore capo di Treviso ha dichiarato che il giovane “è stato picchiato duramente“, si indaga per omicidio volontario.

Morte Alex Marangon, si indaga per omicidio volontario

“Alex è stato picchiato duramente“. Sono le parole del procuratore capo di Treviso, Marco Martani, riportate dal Corriere del Veneto.

Dichiarazioni che confermano la direzione presa dalle indagini sulla morte di Alex Marangon dopo l’autopsia eseguita sul corpo del giovane.

L’esame autoptico ha infatti escluso sia l’ipotesi del suicidio che quella della caduta accidentale, stabilendo che il decesso è da imputare a numerosi colpi in testa, verosimilmente provocati da un oggetto contundente.

Ora si indaga quindi per omicidio volontario, al momento contro ignoti. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita di Alex Marangon, scomparso nella notte tra sabato 29 e domenica 30 giugno.

A partire da quanto accaduto al raduno spirituale di due a cui il giovane stava partecipando presso l’abbazia Santa Bona di Vidor, in provincia di Treviso. Un rito sciamanico che prevede l’assunzione di ayahuasca, un infuso a base di piante altamente allucinogeno.

I risultati dell’autopsia

L’autopsia sulla salma di Alex Marangon disposta dalla procura di Treviso ha evidenziato numerose lesioni alla testa e al volto e in altre parti del corpo, non compatibili con una caduta e verosimilmente provocate da un oggetto contundente.

Come riporta Ansa, l’esame ha inoltre evidenziato un’emorragia interna a livello toracico, anche questa non compatibile con una caduta violenta, ma con una serie di colpi ricevuti prima del decesso.

L’appello dei familiari

Il legale della famiglia Marangon, Nicodemo Gentile, ha dichiarato all’Ansa che l’autopsia “restituisce un quadro inquietante, quello di una aggressione potente, sfuggente, nel corso di una colluttazione che male si concilia con il caso”.

La famiglia del giovane ha lanciato un appello a farsi avanti a chi sa quello che è successo la notte in cui è scomparso Marangon.

“Il nostro appello agli inquirenti è che si trovi subito il responsabile di questo efferato delitto“, ha detto l’avvocato Stefano Tigani, che con  Gentile assiste la famiglia Marangon.

“C’è un buco temporale di tre ore che va chiarito, così come si deve fare luce su una vicenda intricata avvolta per ora nel mistero. Posso solo dire che chi sa quello che è successo quella notte deve dire qualche cosa“, ha aggiunto.

morte-alex-marangon-omicidio-volontario-indagini Fonte foto: ANSA/Facebook Alex Marangon
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