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Alessia Pifferi e il giallo dell'abuso subito da un amico di famiglia quando era bambina: cos'ha in mano il pm

A colloquio con i periti, Alessia Pifferi ha lasciato intendere di avere subito degli abusi quando era una bambina. Il pm punta a smontare questa versione

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Quarto Grado torna a occuparsi di Alessia Pifferi: settimana dopo settimana emergono nuovi elementi sul caso della mamma che lasciò morire la figlia di 18 mesi abbandonandola da sola per giorni nella loro casa di Milano. Alessia Pifferi è a processo per la morte della piccola Diana e di recente sono emersi alcuni dettagli in merito a un possibile abuso che avrebbe subito quando era una bambina.

Alessia Pifferi e l’abuso subito da bambina

Alessia Pifferi è stata sottoposta a una perizia psichiatrica che ha avuto due finalità: la prima è comprendere se la donna, al momento in cui abbandonò la figlia Diana, fosse in grado di intendere e di volere.

La seconda finalità è stata quella di capire se ad oggi Alessia Pifferi versi in una condizione mentale che le consente di affrontare un processo.

 

Durante i colloqui con i periti, la donna ha lasciato intendere di avere subito degli abusi da parte di un amico di famiglia quando era una bambina. Tali eventi, se confermati, potrebbero eventualmente avere un peso sul processo perché potrebbero aver lasciato un solco nella psiche della donna.

La linea accusatoria del pubblico ministero esclude nettamente che Alessia Pifferi possa essere stata vittima di violenze quando era piccola, mentre la difesa chiede un approfondimento.

Il parere del criminologo

Del fatto si è occupata anche la trasmissione Quarto Grado su Rete 4 nella puntata di venerdì 15 marzo. Questo il parere dello psichiatra e criminologo Massimo Picozzi, interpellato dalla conduttrice Alessandra Viero:

Non ci sono indicatori ex post, cioè dopo che è accaduto il fatto, che possono testimoniare di una situazione avvenuta di abuso precedente, perché la situazione di abuso ti lascia sicuramente delle ferite profondissime, ma puoi lasciarti anche una personalità incline al sadismo. Può cioè portarti a replicare il maltrattamento su chi hai in custodia. Oppure addirittura può spingerti verso la tossicodipendenza.

La posizione del pm

“Perché, però, il pm dice con tale sicurezza vi dimostro nero su bianco che non c’è stato alcun abuso'”, domanda la conduttrice Alessandra Viero.

O ha un’intercettazione in cui la Pifferi, parlando con qualcuno, dice “mi sono inventata questa cosa” o sennò clinicamente non ci sono dati.

Nella sua conclusione, lo psichiatra forense Elvezio Pirfo ha parlato di alessitimia, ovvero dell’incapacità di riconoscere le emozioni proprie e altrui. Lo psichiatra non ha parlato però di vizio di mente.

Anche la sorella di Alessia Pifferi esclude che la morte della piccola Diana sia da imputare a vizio di mente: per la donna, la tragedia sarebbe da imputare non ad uno sbaglio, ma a una scelta.

Alessia Pifferi abusi Quarto Grado Fonte foto: ANSA
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