Alessandro Impagnatiello racconta l'omicidio di Giulia Tramontano nell'interrogatorio: come l'ha uccisa
Nell'interrogatorio davanti alla Corte d'assise di Milano, Alessandro Impagnatiello ha raccontato la dinamica del tragico omicidio della compagna Giulia Tramontano
A un anno esatto dall’omicidio di Giulia Tramontano, Alessandro Impagnatiello si è presentato in aula, davanti alla Corte d’assise di Milano, per l’interrogatorio sull’uccisione della compagna 29enne incinta. Per la prima volta, l’imputato ha risposto alle domande della procuratrice aggiunta Letizia Mannella e del pm Alessia Menegazzo, dopo la confessione davanti agli inquirenti e le dichiarazioni spontanee nella prima udienza del processo.
- Le rivelazioni sulle ricerche legate al veleno
- Alessandro Impagnatiello in aula: le parole sull'omicidio di Giulia Tramontano
- L'incontro tra Giulia e l'amante di Impagnatiello
- Le parole sulla dinamica dell'omicidio
Le rivelazioni sulle ricerche legate al veleno
Il comandante della squadra omicidi dei carabinieri di Milano, Giulio Buttarelli, è stato sentito prima dell’interrogatorio per illustrare l’esito delle analisi sugli smartphone e su altri dispositivi di Giulia e Impagnatiello.
Alcune delle parole chiave contenute nella cronologia delle ricerche di lui dimostrerebbero ulteriormente la premeditazione del delitto della ragazza. Tra queste: “ammoniaca feto“, “veleno topi incinta” e “veleno topi gravidanza“.
La sorella di Giulia Tramontano, Chiara, con il fidanzato all’udienza del processo
Alessandro Impagnatiello in aula: le parole sull’omicidio di Giulia Tramontano
“Io a Giulia non ho mai fatto credere di essere pazza. Avevo costruito un castello di bugie in cui io stesso sono annegato”, ha dichiarato Impagnatiello durante l’udienza a Milano, iniziata intorno alle 9.30 di oggi, lunedì 27 maggio. Lo riporta Il Messaggero.
Il 30enne ha nuovamente ammesso di aver ucciso e occultato il corpo della fidanzata, al settimo mese di gravidanza, nella loro casa di Senago.
“Questo processo mi sta aiutando a mettere a posto tasselli che erano sparsi e confusi nella mia testa – ha proseguito l’imputato – sono qui per esprimere la verità. Oggi sono una persona, lucida, consapevole, più consapevole di quando ho reso dichiarazioni lo scorso giugno”.
“Ho continuato questo fiume di bugie. Continuavo a portare avanti questa doppia e questa finta realtà nella mia testa”, ha aggiunto, parlando dei momenti successivi all’omicidio.
Rispondendo alle domande del pubblico ministero Alessia Menegazzo, l’ex barman ha ammesso anche di aver falsificato il test del Dna, per provare a convincere l’amante di non essere il padre del bimbo di cui era incinta Giulia.
L’incontro tra Giulia e l’amante di Impagnatiello
Impagnatiello ha proseguito raccontando il pomeriggio del 27 maggio 2023: in quella data Giulia aveva conosciuto l’altra donna dell’imputato.
Nel pomeriggio, nell’attesa del ritorno della compagna, “ho fatto una serie sconnessa di azioni, giravo per casa, ho fumato per cercare di placare il trauma che stava subendo la mia testa. Il trauma per il lavoro, la mia immagine distrutta davanti al lavoro e alla famiglia, stavo perdendo Giulia. Nella mia testa si è creata una spaccatura, in quel momento in casa facevo tutto e facevo niente”, ha raccontato.
Le parole sulla dinamica dell’omicidio
Infine, è arrivato il momento del racconto della dinamica dell’uccisione della 29enne. Queste le parole dell’imputato:
“In cucina vedo questo coltello con cui Giulia stava tagliando le verdure, mi posiziono alle spalle di Giulia (che dalla sala si sposta alla cucina, ndr) e l’ho colpita all’altezza del collo, il numero di fendenti non è mai stata un’informazione a mia disposizione ma solo attraverso la tv, solo in cella con un servizio televisivo ho saputo di averle sferrato 37 colpi. Quando l’ho colpita, lei era frontalmente, era verso di me. Giulia non si è difesa, non c’è stato nessun tentativo di difesa, cademmo a terra”.
E ancora: “Era come se cercassi di nascondermi e di nascondere tutto ciò che si era manifestato quella sera. Quindi, avvolto completamente da uno strato di insensata follia, di illogica, di pazzia totale, tentai di far sparire letteralmente sparire il corpo di Giulia. Tentai di dare fuoco al corpo di Giulia, utilizzando prodotti infiammabili per fare le pulizie”.