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Alessandro Impagnatiello e l'omicidio di Giulia Tramontano, su Internet da mesi cercava "veleno topi incinta"

Le ricerche internet di Impagnatiello dimostrerebbero la premeditazione del delitto di Giulia Tramontano. Emerse nuove informazioni sul veleno per topi che l'imputato avrebbe somministrato alla 29enne incinta

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Le chat e le ricerche internet di Alessandro Impagnatiello dimostrerebbero la premeditazione del delitto di Giulia Tramontano. È quanto emerge nel processo in corso davanti ai giudici della corte d’assise di Milano, a un anno esatto dall’omicidio, che restituiscono ulteriori informazioni legate al veleno per topi che l’imputato avrebbe somministrato alla 29enne incinta.

Alessandro Impagnatiello e l’omicidio di Giulia Tramontano

Dal dicembre del 2022, ovvero 6 mesi prima dell’omicidio di Giulia, fino a poco prima del delitto avvenuto il 27 maggio 2023, le chat di Impagnatiello restituirebbero plurime ricerche sospette.

Come riportato da Adnkronos, per la procura di Milano queste dimostrerebbero la premeditazione del delitto della giovane.

topi-incinta-alessandro-impagnatiello-omicidio-giulia-tramontano-internet-velenoFonte foto: ANSA
Il fratello di Giulia Tramontano (Mario) e la madre Loredana alla prima udienza del processo ad Impagnatiello, a gennaio

È quanto emerso nel corso del processo davanti ai giudici della Corte d’assise del capoluogo lombardo, a distanza di un anno esatto dal tragico episodio.

Le ricerche legate al veleno per topi

Dallo smartphone di Impagnatiello è emersa una ricerca non databile che riportava le parole chiave “ammoniaca feto“.

Dall’11 dicembre 2022, l’imputato aveva cercato sul web “veleno topi incinta” o “veleno topi gravidanza“. Un altra ricerca non datata fa riferimento alle parole “uccidere feto”.

Il 7 gennaio 2023 il 30enne aveva visualizzato anche la pagina “quanto veleno per topi è necessario per uccidere una persona”.

In aula, uno dei carabinieri responsabili delle indagini ha parlato di ulteriori ricerche relative a “veleni mortali fatta in casa” e all’ingerimento del veleno stesso (che, secondo le autopsie, sarebbe stato somministrato in bevande calde alla vittima).

I messaggi della ragazza incinta

Dal cellulare della vittima, invece, è emerso come già il 9 dicembre 2022 Giulia scrivesse al compagno e alla madre dello strano sapore dell’acqua appena acquistata, che sapeva di ammoniaca.

“Gran bruciore di stomaco” e “Stanotte lo stomaco mi ha ucciso…” sono alcuni dei messaggi inviati dalla ragazza alla madre.

alessandro-impagnatiello-omicidio-giulia-tramontano-internet-veleno-topi-incinta Fonte foto: ANSA
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