Alessandria, operatrice sanitaria no vax rifiuta il vaccino e muore di Covid. Diceva: "Spero di prenderlo"

Un’operatrice socio-sanitaria 64enne dell’ospedale di Alessandria è morta di Covid. Ne dà notizia il NurSind, il sindacato del settore infermieristico, che ha confermato la vicenda che era stata anticipata dal bisettimanale locale “Il Piccolo”. La donna, per non aver rispettato l’obbligo di vaccino destinato alla categoria degli operatori sanitari, era stata sospesa dal lavoro.

Operatrice sanitaria morta di Covid, diceva: “Spero di prenderlo”

Ciò che colpisce, di questa storia, è che la vittima aveva postato un video a novembre in cui diceva: “Mi auguro questo virus di prenderlo. Almeno dico: ‘Ok, sono una complottista, una negazionista’. Piuttosto che morire strisciando, meglio morire in piedi”.

Si tratta di una vera e propria tragedia, su cui il sindacato si è espresso con parole amare: “Rispettiamo le convinzioni di ciascuno, anche se a volte si pagano con la vita, ma c’è rammarico che ancora oggi possano esistere posizioni non scientifiche”.

A inizio mese, i carabinieri dei Nas avevano individuato ben 281 irregolarità tra il personale sanitario. 126 professionisti, tra medici e infermieri, hanno continuato a svolgere la propria attività malgrado fossero già stati sospesi dall’Ordine professionale su segnalazione dell’Autorità sanitaria.

Obbligo vaccinale in Italia, le categorie per cui è valido

L’obbligo vaccinale, in Italia, è valido soltanto per alcune categorie. In particolare, è già in vigore da aprile 2021 l’obbligo per medici e operatori sanitari; da mercoledì 15 dicembre, invece, diventa obbligatorio anche per altre categorie, ovvero:

• personale della scuola;
• personale del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico;
• personale dei servizi segreti;
• personale della polizia locale, della polizia penitenziaria e delle Rsa;
• lavoratori che entrano nelle strutture precedentemente elencate, con contratto esterno.

Fonte foto: ANSA

Si specifica che l’obbligo riguarda tutto il ciclo vaccinale, quindi prima, seconda e terza dose. Il booster deve essere fatto “entro i termini di validità delle certificazioni verdi Covid-19”, quindi entro lo scadere del nono mese dall’ultima somministrazione.

Fonte foto: ANSA