Al Bano e le polemiche sulla pensione: "Non mi sono lamentato"
Il cantante di Cellino San Marco fa dietrofront sulla questione pensione: "Parole travisate le mie"
“Non ho pianto miseria quando l’ho vissuta per davvero, figuriamoci oggi che, grazie a Dio, nulla mi manca” Così Al Bano Carrisi ha voluto precisare alcune sue dichiarazioni sulla pensione e sulla sua situazione economica che ieri hanno fatto giro del web creando una polemica intorno al cantante. “Le mie parole sono state travisate” ha detto Al Bano.
Nell’intervista concessa a Diva e Donna il cantante di Cellino San Marco aveva denunciato, come altri artisti, il “fermo” dei concerti e, tra le altre cose, si era anche lamentato della pensione: “Se le cose continuassero malauguratamente ad andare male e un giorno dovessi vivere di sola pensione non me la passerei tanto bene – le sue parole riportate dal settimanale – Il mio assegno ammonta a 1.470 euro al mese, fino a qualche mese fa erano soltanto 1.370. Ho solo uscite, niente entrate. Limando qua e là, con le giuste accortezze, vado avanti un anno“.
Dichiarazioni che hanno sollevato un vespaio, soprattutto da parte dell’opinione pubblica che sui social ha espresso il suo dissenso per le parole di Al Bano, peraltro in un momento storico, in cui sono in tanti a vivere con la pensione minima e altrettanti che hanno perso il lavoro o attendono la cassa integrazione a causa del coronavirus.
Rapida quindi, nel giro di 24 ore la voglia del cantante di precisare: ”Non solo non ho mai detto queste cose -sottolinea Al Bano all’Adrnkronos – ma non oserei mai sfidare o dare uno schiaffo alla provvidenza, che mi ha dato e continua a darmi tanto”. Al Bano ha sottolineato come la sua attività vinicola vada bene ma sul discorso della pensione aggiunge: “Non era certo mia intenzione urtare la suscettibilità né offendere qualcuno, però io devo anche dare conto a cinquanta famiglie che con la sola mia pensione, ripeto, ben poca cosa rispetto ai versamenti effettuati fin da quando ero un ragazzino, sarebbe impensabile continuare a garantire”.