Processo Aemilia, sentenza d'appello per Iaquinta: la decisione
Confermata la condanna a 2 anni per l'ex campione del mondo Vincenzo Iaquinta, imputato nel processo Aemilia
La condanna a 2 anni per Vincenzo Iaquinta, imputato per reati di armi nell’ambito del processo ‘Aemilia’, è stata confermata in appello. Come riporta l”Ansa’, all’ex calciatore campione del mondo i giudici hanno concesso però il beneficio della sospensione condizionale.
Il padre dell’ex calciatore, l’imprenditore Giuseppe Iaquinta, accusato di associazione mafiosa, si è visto ridurre la pena da 19 a 13 anni.
I giudici hanno letto un lungo dispositivo nell’aula bunker della Dozza, per i 118 imputati.
L’appello di Vincenzo Iaquinta al premier Conte
Nell’aprile 2020, Vincenzo Iaquinta aveva lanciato un appello al premier Giuseppe Conte e al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per il padre.
“Partendo del presupposto che mio padre è innocente, questo è un disegno di una cella del carcere di Voghera. Come si fa a mantenere la distanza di sicurezza?”, aveva scritto Iaquinta nel pieno della prima ondata di coronavirus.
