A Capodanno zona rossa in tutte le città, la stretta del Governo Meloni: cosa significa per gli italiani
Il ministro Piantedosi ha disposto zone rosse a Capodanno: maggior monitoraggio per garantire la sicurezza. Allontanati i soggetti pericolosi
“Zone rosse” e più controlli a Capodanno. Il ministro Piantedosi ha comunicato ai prefetti di disporre l’allontanamento dei soggetti pericolosi e con precedenti penali. Proseguendo l’esempio di Milano, si farà ricorso alle cosiddette “zone rosse” per garantire la sicurezza urbana. Attenzionate zone come le stazioni ferroviarie e le piazze di spaccio.
Capodanno più sicuro
In una nota ufficiale del ministero dell’Interno, il ministro Matteo Piantedosi ha comunicato di aver inviato una direttiva ai prefetti per attuare un maggior controllo nella sera di Capodanno.
Dalla nota si legge che è stato richiesto di individuare delle apposite aree urbane dove vietare la presenza di soggetti pericolosi o con precedenti penali. Per questi deve essere disposto l’allontanamento.
A Capodanno le stazioni saranno “zone rosse”
Per Capodanno saranno quindi elencate delle zone rosse, ovvero spazi pubblici soggetti a maggior monitoraggio per permettere la tutela della sicurezza urbana e la piena fruibilità da parte dei cittadini.
Quali sono le “zone rosse”
Ma quali sono le zone rosse previste per il 31 dicembre? Dalla nota emerge una lista di caratteristiche che contraddistingue le cosiddette zone rosse.
Sono infatti descritti contesti caratterizzati da fenomeni di criminalità e degrado, nei quali rientrano:
- stazioni ferroviarie e aree limitrofe;
- piazze di spaccio;
- zone della movida.
Si tratta di zone con un’elevata concentrazione di persone e attività, dove però si registrano episodi di microcriminalità come furti e rapine, violenza come risse e aggressioni, ma anche vandalismo, abuso di alcol e generico degrado.
La situazione di Milano
La nota fa riferimento allo strumento già utilizzato in altre città come Firenze e Bologna, dove negli ultimi tre mesi sono stati 105 i soggetti destinatari di provvedimenti di allontanamento su circa 14mila persone controllate.
Dal 30 dicembre non solo a Milano non si può più fumare all’aperto, ma partono anche le zone rosse, che resteranno in vigore fino al 31 marzo. Si tratta di zone dove sono state registrate molte denunce di molestie, minacce e aggressioni. In queste zone le persone non potranno stazionare e, per motivi di sicurezza, soggetti già noti all’autorità saranno allontanati.
Il provvedimento è stato presentato alla riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza per la gestione della notte di Capodanno. Sono state riconosciute delle zone di interesse come le stazioni di Milano Centrale, Porta Garibaldi e Rogoredo, ma anche le zone adiacenti a Piazza del Duomo e quelle della Darsena e dei Navigli.