,,

Zelensky sotto accusa dopo lo scontro con Donald Trump, i suoi "10 errori" secondo lo storico vicino al tycoon

Lo storico Victor Davis Hanson elenca dieci errori strategici di Zelensky nella gestione della guerra e dei rapporti con l'Occidente

Pubblicato:

Lo scontro diplomatico tra Zelensky e Trump ha acceso un nuovo dibattito sulla strategia del presidente ucraino nel conflitto con la Russia e sulle sue relazioni con l’Occidente. A gettare benzina sul fuoco ci ha pensato Victor Davis Hanson, storico e opinionista vicino al presidente repubblicano, che in un lungo tweet ha elencato quelli che, a suo dire, sono i dieci principali errori commessi da Zelensky nella sua gestione della guerra.

Chi è Victor Davis Hanson

Victor Davis Hanson è uno storico, autore e commentatore politico statunitense, noto per le sue analisi sulle strategie militari e sulle dinamiche geopolitiche.

Professore emerito di storia classica alla California State University e membro senior della Hoover Institution di Stanford, è stato un sostenitore delle politiche di Trump e un critico del liberalismo occidentale, con posizioni spesso schierate a favore di un realismo strategico nelle relazioni internazionali.

donald trump zelenskyFonte foto: ANSA

La stretta di mano tra Zelensky e Trump

Il più grande errore di Zelensky

Secondo Hanson, il primo grande errore del presidente ucraino sarebbe l’aver sottovalutato la realtà politica americana. Con Trump alla Casa Bianca, Zelensky si trova ad aver investito troppo nelle relazioni con i democratici e con un’Europa che, di fatto, non può garantire l’appoggio militare e finanziario di cui Kiev ha bisogno.

L’attuale amministrazione statunitense ha già iniziato a ridimensionare gli aiuti all’Ucraina, concentrandosi su un approccio più pragmatista e negoziale con Mosca.

La questione della pace

Un altro punto chiave è la possibilità di una pace negoziata. Hanson sottolinea che molte delle condizioni che un tempo sembravano inaccettabili per Kiev sono ormai consolidate: l’Ucraina non entrerà nella Nato, ma resterà fortemente armata, mentre la riconquista della Crimea e del Donbass rimane improbabile.

Con Trump alla guida degli Stati Uniti, la priorità sembra essere quella di ridurre il coinvolgimento diretto nella guerra e favorire un accordo che stabilisca una linea di confine definitiva e deterrenti economici contro future aggressioni russe

L’incontro con Trump

Infine, Hanson critica l’atteggiamento di Zelensky nell’incontro con Trump, dove avrebbe interrotto e corretto il presidente, sottovalutando la sua personalità e la sua visione politica.

La conclusione dello storico è amara: nel marzo 2025, dopo tre anni di guerra e oltre un milione e mezzo di vittime tra morti e feriti, Zelensky non è più l’eroe globale del 2022. Con elezioni sospese e opposizioni silenziate, il leader ucraino si trova – secondo lo storico – in una posizione di estrema debolezza.

La domanda finale di Hanson è diretta: Quo vadis, Volodymyr? Una questione aperta che lascia presagire il rischio di un cambio di paradigma nella guerra e nelle relazioni internazionali dell’Ucraina.

zelensky-donald-trump Fonte foto: X @VDHanson / ANSA
,,,,,,,,